Sicurezza stradale

Martedì, 19 Giugno 2012 11:32

Autore: Matteo Fasano

"Il valore della vita"

Quando accade un incidente mortale, e sono tante le volte, leggiamo e scriviamo alle amministrazioni invitandole a "fare qualcosa" per eliminarne le cause.
Per alcune strade, che senza esagerazione possono essere chiamate "strade della morte", vedi la Via del Mare, sono stati costituiti comitati per sensibilizzare le Istituzioni a "fare qualcosa " per mettere fine o limitare le carneficine.
Le riprese televisive delle morti assurde del sabato sera di giovani dopo l'ultimo ballo o sballo nei pub,fanno impressione. Ma tutto dura poco.
Lo strazio, il dolore, rimane confinato nel cuore, nell'animo, nel cervello dei familiari. E poi :avanti a chi tocca! Noi non ci commuoviamo più.
Ci siamo abituati a vedere sugli schermi catastrofi mai immaginate prima: corpi straziati in attentati senza senso, per strada, nei mercati, nei luoghi di culto e davanti a spettacoli così atroci, generalmente si spegne il video, forse per cancellare l'orrore.
Così anche il dramma oggi viene alleggerito dai nostri mezzi multimediali d'informazione. Ma il dramma esiste e rimane sconvolgente e distruttivo.
La mia opinione è che manchi qualcosa.
L'umanità, che si interroga su tanti fenomeni, è opportuno che si interroghi sul valore della vita, riconsiderando la cultura della vita.
Ogni vita è importante e deve esserlo non solo per il ristretto gruppo di parenti ed amici, ma per tutta la comunità, che deve mettere al centro la persona, non astrattamente o numericamente considerata, ma come portatrice di esperienze, di conoscenze, di sensibilità, di intelligenza, di progetti e di aspirazioni; in una parola di vita.
 
Lettera inviata da: Domenico Perna Ruggiero
 
 
 
 
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Pubblicato in Lettere