Politica e realtà

Giovedì, 05 Luglio 2012 12:47

Autore: Matteo Fasano

Terrevoli risponde a Satta

Senza fare polemica è doveroso intervenire sulle dichiarazioni fatte dal leader della lista Noi insieme apparse sugli organi di stampa.
Il signor Satta è persona per bene e gode dalla mia stima ma non è accettabile che un esponente politico della maggioranza ostenti soltanto adesso sofferenza nel vedere una totale assenza di rinnovamento almeno per quanto riguarda il panorama politico di Fiumicino.
E' grottesco sentir dire, da chi oggi rappresenta la maggioranza, che sino ad oggi si è fatto un uso clientelare della politica a tal punto da considerarla l'ufficio di collocamento.
L'atteggiamento della gente è direttamente proporzionale a quello dei politici.
La politica ha perso il contatto con la realtà e la dimostrazione sta nel fatto che mentre invocavo l'urgente intervento della commissione speciale per la crisi aeroportuale, che vede coinvolte centinaia di famiglie, si pensava ad accontentare qualche 'malpancista' distribuendo incarichi e deleghe facendo passare in secondo piano i veri e reali problemi del territorio.
La bella vittoria basata sui numeri avrà allietato le giornate di qualcuno evidenziandone la spiccata abilità nell'ottenerla ma di certo non ha risolto i problemi di chi non ce la fa ad andare avanti.
Forse questo spiega il motivo di questo uso clientelare della politica che non sa dare altre risposte.
Le belle e sagge parole utilizzate dal signor Satta evidenziano la bontà della persona ma chiediamo a questo punto di dare l'esempio per quel rinnovamento che lui stesso ha invocato.
In quanto alle primarie rimango sbalordito nel sentir dire di non esser pronti ad utilizzare un cotale strumento di democrazia .
L'utilizzo delle primarie sicuramente infastidisce chi detta i tempi dalla stanza dei bottoni ma non si può dire che un paese non sia pronto a questo.
Non credo che il Pdl userà il metodo delle primarie ma chi oggi le invoca è sicuramente in dissenso con chi pensa di avere una leadership costruita a tavolino. Tutto ciò con la consapevolezza che il dissenso della base rimarrà fine a se stesso perchè i consueti e arcinoti metodi decisionali dei vertici romani la faranno da padrone.
 
Lettera inviata da: Cristian Terrevoli, Presidente Associazione Culturale "Progetto Tricolore"
 
 
 
 
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Pubblicato in Lettere