Mercoledì scorso, sono andato a piedi dal comparto Pleiadi di Parco Leonardo fino all'Episcopio di Porto, passando sulla pista ciclabile in fase di realizzazione e sono tornato con un mezzo pubblico. Subito dopo l'area recintata della caserma dell'aeronautica, sono entrato in uno stretto viottolo che costeggia il Tevere ed ho cominciato a percorrerlo.
Ho incontrato qualche orto, ora dismesso per la stagione avanzata e qualche piccolo accesso alle sponde del fiume, evidentemente, usati da pescatori locali. Ho seguito, ancora, il viottolo protetto da un boschetto di alberi dalla parte del fiume e da un argine di terra verso la via Portuense, probabile prima protezione in caso di piene.
Dopo circa un Km il viottolo si è allargato ed è diventato una comoda stradina di campagna non asfaltata. Ancora poche centinaia di metri e trovo una specie di deposito di materiali, cui si accede da una strada asfaltata che, più in alto di quella che ho percorso, la collega con la via Portuense. Mi accingo a percorrerla e, sorpresa, sulla sinistra vedo la pista ciclabile già costruita ma invasa dalla vegetazione. Sono a circa 200-300 metri oltre l'area del "Parco" mai realizzato di Parco Leonardo, ovvero, la zona dove dovrebbe sorgere la Cittadella dello Sport del Comune di Fiumicino.
La pista ciclabile é veramente una bella realizzazione con una pavimentazione adeguata, larga circa due metri e con staccionate in tronchetti di legno, molto gradevoli. L'opera dovrebbe essere completata entro pochi mesi, arrivando fino all'inizio della zona abitata di Parco Leonardo, per proseguire in seguito fino al confine del Comune e innestarsi su una futura pista ciclabile che arrivi fino a quella di Roma alla Magliana.
Molti ciclisti potranno goderne, purché il Comune ne curi periodicamente la manutenzione: la pista, infatti, corre in alto lungo la sponda destra del Tevere, che purtroppo è poco visibile, perché è quasi sempre coperto da enormi estensioni di canneti e altre piante spontanee, che tendono a invadere l'area ciclabile.
La pista non è elettrificata, e questo è un peccato perché viviamo in una zona privilegiata dal punto di vista meteorologico, che potrebbe suggerire di uscire in bicicletta anche nelle ore precedenti o successive alla cena, anche nei mesi con le giornate più corte.
Perché non aprire la pista anche ai pedoni e farne una pista ciclo-pedonale. Parco Leonardo dista circa 6 Km dal centro di Fiumicino e, quindi, gli abitanti del quartiere non vivono quotidianamente la vita della città, ma preferiscono muoversi nella zona e si spostano verso Fiumicino o verso Roma per motivi o necessità specifiche. Parco Leonardo è un quartiere che ha pochissime aree verdi ed è abitato da moltissime coppie giovani e dai loro numerosi bambini ma, anche, da molti anziani che, spesso, hanno seguito i loro figli e nipoti.
Parco Leonardo è, quindi, un quartiere ove emergono i problemi dell'infanzia e della necessità di servizi e di spazi attrezzati ma, anche, quelli degli anziani e di spazi da dedicare alle loro esigenze. Gli abitanti di Parco Leonardo hanno la fortuna di avere, a breve distanza, la sponda alberata del Tevere ove fare un po' di movimento salutare ma, fino ad oggi, l'area è totalmente priva di qualsivoglia arredo che ne agevoli la sosta per riposare o per leggere (qualche panchina), se non anche un piccolo angolo picnic (tavolo con panchine), con cestini per i rifiuti. E la medesima carenza è evidente lungo tutta la ciclabile, che potrebbe divenire ciclo-pedonale da Parco Leonardo a Porto, ove si provvedesse a realizzare piccole aree laterali di sosta, adeguatamente attrezzate, a beneficio degli anziani e delle giovani famiglie con carrozzine e bambini.
Lettera inviata da: Roberto Galbiati
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