Ricevuto l’invito da parte della Lista Civica Perna, venerdì 30 novembre 2012 abbiamo assistito ad una parte dell’assemblea pubblica che verteva sull’annoso problema dell’esondazione del Rio Palidoro e del Fosso Tre Denari a Passoscuro.
E’ stato interessante sentir elencare le morti causate dai disastri idrogeologici in tutta Italia, d’altronde solo da pochi giorni alcuni volenterosi imprenditori di Passoscuro si sono fatti carico di raccogliere aiuti da inviare alle popolazioni della zona di Orbetello, alluvionata proprio a causa delle esondazioni causate dell’eccezionale maltempo. Lo stesso maltempo che, i primi di novembre, ha fatto nuovamente esondare il Rio Palidoro, le cui acque hanno allagato venti ettari di campagna fino ad arrivare a lambire l’Istituto Don Guanella.
Quello che non siamo riusciti a capire è come questo sia realmente un così grave problema per la qualità della vita di tutti i cittadini di Passoscuro e per lo sviluppo economico della località. Forse abbiamo un’idea diversa di qualità di vita e di sviluppo economico: siamo assolutamente d’accordo che si debba mettere in sicurezza un corso d’acqua, ma le motivazioni uscite fuori all’assemblea ci hanno lasciati alquanto perplessi. Improvvisamente il problema non era più l’esondazione, ma il vincolo che ne consegue, che impedisce ai proprietari dei terreni su cui esso vige, di poter edificare. Secondo il nostro modesto punto di vista lo sviluppo di una società civile non passa per la cementificazione e la speculazione edilizia, soprattutto in un territorio i cui preziosi ambienti naturali sono sotto attacco, e c’è quantità di palazzi e appartamenti costruiti e rimasti squallidamente inabitati. Passa per l’implementazione di servizi e spazi sociali, punti di aggregazione giovanile, decenza e decoro urbano, tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Lettera inviata da: CRZ Passoscuro R-esiste
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