Ordinanza pulizia canali e strade

Mercoledì, 09 Aprile 2014 14:22

Autore: Matteo Fasano

Il cittadino è un bancomat vivente

Apprendiamo con stupore la nuova ordinanza del sindaco che punisce fino a 500 euro i privati che non puliscono il proprio fronte stradale occupandosi della pulizia di fossi, caditoie per le acque piovane, cigli, alvei e sponde dei corsi d’acqua.

Riteniamo sostanzialmente inutile questa ennesima ordinanza della giunta Montino, cosi come lo è lo stato la precedente anti degrado: basta fare un giro per le strade del nostro comune per osservare i cumuli di immondizia che si accumulano ogni giorno accanto a cassonetti o sparsi per le nostre campagne. Finora non abbiamo mai visto le fantomatiche guardie ambientali sbandierate dal sindaco, sono diventate più rare degli Upupa che popolano questo territorio. Ci chiediamo a questo punto quali siano state le spese sostenute e quali siano i risultati oggettivi raggiunti. Ce lo chiediamo cosi come migliaia di cittadini che ogni giorno postano la loro insofferenza per questa situazione di degrado.
 
Inoltre questa ordinanza sembra totalmente irriguardosa verso i cittadini che hanno subito danni dopo gli ultimi tristi avvenimenti che hanno colpito il territorio: dove sono le sanzioni nei confronti degli enti pubblici che dovevano pulire i canali di bonifica, i canali di scolo e raccolta delle acque chiare, che dovevano sistemare gli alvei e i corsi d’acqua con lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria?
 
Nessuna sanzione, nessuna presa di posizione, solo un grande silenzio e gravi responsabilità (che nessuno si è mai voluto prendere).
 
Ancora una volta i privati devono sostituirsi al pubblico. Dopo aver pagato una miriade di tasse, essere oppressi da burocrazia e malagestione pubblica, ancora una volta i cittadini devono metter mano al portafogli per sanare le tante mancanze di questa amministrazione e degli enti pubblici preposti alla pulizia di canali e strade.
Enti pubblici che sono lautamente sovvenzionati tramite le tasse di cittadini e aziende di questo territorio.
Ancora una volta trattati come bancomat viventi.
Siamo sempre in prima fila contro l’inciviltà di alcuni cittadini del nostro territorio ma questo non vuol dire che i privati debbano sostituirsi al pubblico. Non esiste, ognuno si prenda le proprie responsabilità. E' troppo facile scaricarle su cittadini e imprese di questo territorio.
 
Lettera inviata da: Alessandro Marocchini, referente di Fare Fiumicino - Circolo "Thomas Jefferson"
 
Invia la tua lettera a Fiumicino Online: info@fiumicino-online.it
 
Vota questo articolo
(1 Vota)
Pubblicato in Lettere