Lettera sul'asta del Faro

Venerdì, 12 Novembre 2021 22:41

Autore: Fiumicino-Online

E' triste notare come un tema così importante non sia mai stato condiviso con la cittadinanza

Leggo dai giornali che l'asta per la concessione della zona che interessa il vecchio Faro questa volta non è andata deserta, ma sembrerebbe invece stata assegnata al colosso della crocieristica Royal Caribbean per poco più di 10 milioni di euro.

E' triste notare come un tema così importante non sia mai stato condiviso con la cittadinanza.
 
Ancor più triste vedere che il latitante sindaco che ha sempre dichiarato di avere le mani legate in materia sia stato invece smentito, non di meno che, dalla Regione in virtù della recente normativa in materia di demanio marittimo che demanda molte delle competenze al Comune.
 
Al latitante sindaco, e annessa latitante e silenziosissima giunta comunale, di una città con più di trenta km di pista ciclabile e con più dell'80% di differenziata chiedo se le foto-trappole per "gli zozzoni incivili" che vengono multati perché inquinano servono solo per i comuni cittadini o se fotograferanno anche le persone che permetteranno in meno di 2 km di litorale di avere due porti crocieristici, considerato anche il porto commerciale.
 
Alla Cirinnà, in particolare, vorrei pubblicamente chiedere, in quanto animalista che si batte per il nostro territorio, cosa pensa del fatto che i fondali di Fiumicino non avranno più biodiversità di alcun tipo e che le riserve litorali già minacciate dall'aeroporto diventeranno degli scheletri nel deserto.
 
Alla non meno latitante Regione, sempre affiancata dall'assenteista Giunta Comunale, chiederei cosa ne pensa dell'erosione costiera per la quale si fanno spesso battagliose sfilate di moda di fronte alle telecamere, ma per la quale non è stato mai fatto nulla finora, anzi, il Comune quando può si dimentica di richiedere fondi messi a disposizione.
 
Ai luminari delle più alte sfere dell'ingegneria missilistica e astronomica chiedo delucidazioni su come sia possibile che un'aerea ad alto rischio idrogeologico sia tale solo per i comuni cittadini che vogliono costruire una villetta a due piani, ma prima della vendita all'asta della concessione diventi miracolosamente sicura proprio nella zona dove vogliono costruire il porto al punto da far passare delle città galleggianti.
 
Ai concittadini convinti che, two porti is meglio che one, che tanto "non abbiamo lavoro e quindi così svoltiamo" chiederei semplicemente: con la Fiera di Roma, con Parco Leonardo, col porto di Ostia e tante altre opere che promettevano di sommergerci di lavoro... abbiamo davvero svoltato?
 
A me stessa con amarezza chiedo: si può dare un prezzo al sole, alla sabbia tra le dita dei piedi, a un tuffo in mare, all'eccellenza del pescato locale e dell'agricoltura a km 0, al nostro vecchio Faro, alla fauna selvatica e macchia mediterranea e alle nostre coste? Si può dare un prezzo alla nostra salute e quella dei nostri figli?
 
Il Comune di Fiumicino sembra rispondere: Sì. 50 milioni di euro di oneri concessori sul futuro progetto di porto. Forse con un pò di fortuna li useremo per costruire un ospedale del quale avremo tristemente bisogno... o forse finiranno nella cuccia di un cane.
 
Lettera inviata da: Laura L.
 
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