Incidente di Focene

Lunedì, 23 Aprile 2012 11:41

Autore: Matteo Fasano

"Non vi nascondo la mia forte rabbia per l'inciviltà"

Per l'incidente dove e' deceduto in Focene, Calvano Nicola, non e' esatto quello che e' stato scritto e' stato dato mandato al legale di denunciare il magistrato l'Ama di Roma Polizia mortuaria il Grassi di Ostia direzione sanitaria, per l'incivilta l'incompetenza il rispetto la pieta' nei confronti di una persona deceduta.
"Buongiorno per tutti voi scusate se vi sono errori ma la rabbia e tale che dallo scritto si capisce. Sono un assistente capo di Polizia penitenziaria mi chiamo Massimo Di Biagio. Venerdi scorso alle 10.00 mio suocero si e sentito male alla guida della sua auto si schiantava frontalmante con un camion del latte. Venivo chiamato e mi recavo sul posto alle ore 12.00 notavo che era ancora incastrato nell'auto, i pompieri  avevano tagliato l'autovettura, e l'autoambulanza era andata via dichiarando la morte con un certificato scritto dalla dottoressa del 118 con la dicitura "salma a disposizione dell'autorita giudiziaria", il magistrato avvisato telefonicamente dai Vigili urbani disponeva, senza nulla di scritto ma soprattutto senza un certificato medico legale, che la salma doveva essere affidata ai familiari , cosa che non si puo' fare in quanto incidente stradale. Dopo essermi opposto a tale ordine illeggittimo avevamo chiesto che fosse portato presso il Grassi di Ostia, cosa che la direzione sanitaria in un primo momento accettava per poi declinare l'impossibilita' ad accettare la salma. Nel frattempo la Polizia mortuaria proveniente da Tor Vergata caricava mio suocero per poi subito dopo dire non possiamo portarlo da nessuna parte ok lo tiriamo fuori e lo lasciamo in terrra. Ore 15.00 insistevo con il magistrato ma confermava la disposizione a noi familiari, ora bisognava sapere come portarlo a casa, in macchina non si puo fare con onoranze funebri, si sono rifiutati per legge non si puo fare essendo morte violenta bisogna fare esame autoptico, dopo aver chiesto per favore ce lo hanno portato a casa e buttato sul letto con il sacco e se ne sono andati. Ama di Roma Polizia mortuaria, dicendo che avremmo dovuto pagare a nostre spese il tragitto. Ore 16.30 non è finito, l'agenzia funebre si recava in casa e ponema mio suocero nella cassa, lo abbiamo lavato e curato con tutte le norme igeniche ma mio suocero perdeva liquidi e sangue da tutte le parti e dopo averlo vegliato per tutta la notte e parte del giorno alle 10.00 del 21 aprile il responzabile dell'agenzia ci diceva che non era possibile fare il funerale perchè il medico legale si rifiutava, con il motoivo di rilasciare l'autorizzazione alla sepoltura e che la salma doveva essere sequestrata e portata presso la medicina legale. La salma non è mai uscita da casa e dopo aver telefonato piu volte al magistrato acconsentiva con certificazione a dare sepoltura ore 14.30 del 21 aprile. Fatti funerali non e finito, ora c'e il rischio che lo riaprano, indovinate perche? Manca il certificato medico legale!
Solo in Italia succedono queste cose. Mio suocero 7 ore in mezzo alla strada morto per un incidente stradale e vedere litigare tra loro per dove bisognava scaricarlo, una cosa mai vista. Un magistrato di Civitavecchia autorizza che la salma deve essere consegnata ai familiari, nessun medico legale e' intervenuto solo 118 dove la dott.ssa dichiarava con cartaceo che la salma doveva essere messa a disposizione dell'autorita' giudiziaria.
Che schifo, mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di vivere in Italia mi vergogno di parlare italiano!
 
Lettera inviata da: Massimo Di Biagio
 
 
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