Focene: chiusura chioschi

Giovedì, 17 Aprile 2014 18:17

Autore: Matteo Fasano

Gli spunti sui quali riflettere

Amministrazioni Locali/Enti Turistici, Operatori del Settore, Residenti e Turisti sono i principali attori del Turismo Nazionale ed essendo una Penisola di quello specifico Balneare, che ne è una costola e caratterizzazione fondamentale anche del nostro Territorio.
Oggi a Focene registriamo invece un “assurdo” fallimento di tutto il palcoscenico e che ci riporta indietro di anni. Me ne dispiaccio perché ho sempre pensato e incoraggiato un Turismo Locale dove potessero invece vincere tutti i protagonisti e non al contrario soffrirne, deprimendo senza dubbio lo Sviluppo Sostenibile e il Patrimonio Collettivo generale (inteso come risorsa di tutti). Me ne dispiaccio perché la nostra Località è stata messa in moto (promozionalmente) nel 2003-04 con Radio Rock, portali specifici, pubblicità e l’idea di una armonia tra Residenti ed Operatori che doveva essere protratta a lungo per diventare un modello stabile, efficace e apprezzato da tutti.
La mia opinione, inoltre, è quella che Fiumicino si sarebbe dovuta affrancare e rendersi indipendente ed autonoma nello sviluppare un’economia turistica, nel quadro complessivo del Litorale Romano e solo dopo avere radicato il suo primato avrebbe potuto calarsi sullo scenario del Litorale Romano e quindi fare Sistema con Ostia. Per troppi anni sullo sviluppo del nostro territorio ci hanno messo le mani in tanti e su quello turistico e balneare, troppe le figure che alla fine dei conti portavano acqua al proprio mulino e poi sul tavolo degli accordi che Roma faceva con Ostia.
Tutto ciò ha lasciato profondamente segnato il territorio e messo le “Amministrazioni Locali” in una situazione alquanto equivoca verso la promessa di rendere Fiumicino libera di gestire se stessa, cavalcando invece sempre più cavalli simultaneamente, generando confusione, piuttosto che guidare efficientemente gli Operatori e gli altri attori verso lo sviluppo perseguito e propagandato (specie in campagna elettorale). Siamo anche in un vuoto legislativo del Settore e in pieno conflitto di Autorità competenti. Vorrei comprendere meglio, ma i cardini di questa situazione sono stati portati credo “volutamente” a queste conclusioni negative giacche tanti e conflittuali sono gli interessi che ruotano intorno al nostro territorio e alle “idee” di sviluppo annesse, le quali è chiaro rimangono ancora caotiche e prive di una Visione che sia in grado di rispettare le Naturali Vocazioni della nostra Città, tra le quali primeggia certamente il Turismo, il Mare e quindi anche la vocazione costiera e Balneare. In tale “ambiguità” si sono depistate, svilite e illuse le forze imprenditoriali che non potevano non giungere che a patti alquanto incerti. Una situazione molto chiara che si è già verificata all’Isola Sacra e nei confronti dell’”eccezionale” prospettiva del Porto Turistico, partita anche lì persa proprio da tutti, territorio sventrato compreso. Sono tra i rammaricati di questo “disordine” e mi chiedo in quanti siano a ridere davvero di Focene, piuttosto di fare “squadra&sistema” nel riordinare uno Sviluppo possibile e sostenibile dell’intero Territorio,al di là delle ipocrisie che difficilmente lasciano qualcuno indenne. Spero che la “squadra” addetta al Turismo sappia ora fare chiarezza, dopo anni di confusione dove tante sono le responsabilità dalle quali è difficile sottrarsi, e specifici sono gli errori registrati, sopratutto in tema Demaniale. Il Turismo è un tema da Tavolo programmatico e da Consulta, per un’Amministrazione/Ente Turistico che faccia sua con chiarezza la responsabilità di guidare e fare da cerniera tra Operatori, Residenti e più che mai Turisti al fine di incrementare la quota di mercato di Fiumicino, all’interno dell’offerta complessiva di tutto il Litorale Romano, ma senza “l’illusione” che i competitor siano amici visto che concorrono sa soli al “Distretto Turistico” e al Mare di Roma almeno per ora. Ho sempre creduto che avremmo potuto fare tanto di meglio ed evitare questi “fallimenti” generali. Gli Operatori si debbono calare e anzi auto sviluppare una Visione integrata con il territorio e non farsi abbindolare dai modelli dei “squali” che vengono ad addentare e distruggere. Una Rete d’Imprese Turistico-Balneari-Ricettive a carattere famigliare, si, ma che diano vita ad un modello di Sviluppo con ricadute positive nella Città e nel suo complessivo indotto, piuttosto che essere finalizzate ai soli obbiettivi individualistici ed isolati: la Città del Turismo, il Distretto Turistico. Interagendo con la “forza lavoro” giovanile e professionalmente preparata e da formare, generando cooperative di lavori utili ed ausiliari. Creando una piattaforma innovativa, con partner strategici, capaci di recuperare un gap nazionale storico e proprio qui da noi radicalizzato dalla certezza che “i romani da qua hanno da passà…” e quindi l’innovazione e fare sistema non viene percepito come necessità ma come una delle “idee” possibili, ma non prioritaria. Riqualificare l’Ambiente/Arte/Storia/Eventi al centro dell’Offerta come stanno facendo altri Balneari in tutto Italia, insieme allo sviluppo della SmartCity, rispettando i principali protocolli Europei e Mondiali. Insomma è finita l’Era dell’Improvvisazione Turistica. Non ci sono scorciatoie per nessuno bisogna rifare il punto, la rotta e ripartire prima che su questi “fallimenti&errori”, credo in parte anche pilotati, si insedino minacce ben più corpose che avrebbero poco a che fare con l’Economia Locale, le Vocazioni Naturali e il Patrimonio Collettivo anche se sapranno promettere sviluppo e lavoro per tutti. Preferisco le Categorie presenti purchè sappiamo interpretare il cambio dei tempi, da ogni punto di vista. E qui di spunti sui quali riflettere e seguire ce ne sono.
 
Lettera inviata da: Luca Marini
 
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