Gentile redazione mi chiamo Chiara, abito a Torino, e sono stata un paio di settimane nella vostra città per motivi di lavoro.
Ed è proprio per questo che voglio scrivervi questa mia lettera, per far presente una cosa molto importante.
Partiamo dall'inizio. Fiumicino è una città molto caratteristia, alla foce del Tevere, con le paranze ed i pescatori sempre attivi. Si trova alle porte della Capitale ed ha nel suo territorio l'aeroporto più importante d'Italia, sempre pieno di passeggeri che vengono da tutto il mondo.
Questi sono punti fondamentali per investire molto più sul turismo, sia che il turista venga da Roma per gustare un piatto di pescato locale o che venga da tutte le parti del mondo, visto lo scalo internazionale che è alle sue porte.
Ma per attirare il turista non basta un piatto succulento, servito al tavolo di un ristorante, ma ci vuole anche altro da far vedere.
La vostra città ha molte attrattive turistiche, ma la parte curata è soltanto via Torre Clementina, nel piccolo tratto che va dal ponte 2 Giugno (Palazzo Noccioli) fino alla passerella pedonale, poi tutto il resto lascia molto a desiderare!!
Se proviamo ad oltrepassare la passerella, restando sempre sulla banchina lungo via Torre Clementina, ci rimane difficile farlo perchè, come potete vedere dalla foto che vi ho inviato, lo spazio pedonabile della banchina finisce. Pensavo ci fossero dei lavori in corso, ma i residenti mi hanno detto che è così ormai da molti anni ormai e ogni speranza di vederla sistemata è persa.
Vogliamo parlare poi del Lungomare della Salute, all'inizio si prospetta bene ma se lo percorri vedi un pò di tutto, dalla sabbia sui marciapiedi alle edicole abbandonate e altro ancora. Guai a proseguire per andare verso il vecchio faro. Un tratto di costa, lungo la via del Faro, che potrebbe essere un gioiello invece resta abbandonato.
Per concludere questa mia lettera vorrei dire che non si può parlare di megaporti commerciali di megaporti turistici, di milioni di passeggeri che transitano allo scalo Leonardo da Vinci e intanto lasciare tutte queste zone nel degrado più assoluto. Occorre un vero piano strategico per lo sviluppo del turismo!
Lettera invita da: Chiara M.
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