Fiumicino: degrado generalizzato

Giovedì, 13 Settembre 2012 17:42

Autore: Matteo Fasano

"Un futuro senza speranze"

Gentile Redazione di Fiumicino Online, sono un cittadino di Fiumicino che vuole dare qualche spunto di riflessione a chi avesse la bontà di leggere queste poche righe a proposito del degrado generalizzato in cui ci troviamo a vivere e lavorare senza che si possa intravedere un barlume di speranza per il futuro della nostra città.
Come sanno i miei concittadini e come è facilmente riscontrabile, sembra che a Fiumicino chiunque si possa permettere di avere dei comportamenti e fare delle cose senza tema di venire sanzionato in alcun modo, insomma come se la cittadinanza e i visitatori fossero abbandonati a loro stessi, in sintesi come se a Fiumicino vigesse l'anarchia ma nel senso deteriore del termine.
Mi riferisco innanzitutto non solo al problema della pulizia urbana, su cui si è scritto, inviato lettere, fatti proclami dai politici locali, carneadi di turno per la stragrande maggioranza dei cittadini, a parte quei pochi familiari o “clientes” che, simili ai pesci-pilota, seguono il proprio “squalo” nella speranza di accaparrarsi il brandello di cibo che dovesse malauguratamente sfuggire alle voraci fauci del predatore, ma anche a quello, non meno pericoloso, secondo me, della mancanza assoluta di regole e controlli sulla viabilità e sui comportamenti a dir poco oltraggiosi nei confronti del codice della strada di chiunque si trovi ad usare un qualsivoglia mezzo di locomozione a motore: ecco quindi un fiorire di transiti contromano, motociclisti senza casco, parcheggi creativi su marciapiedi, strisce pedonali, scivoli e parcheggi riservati alle persone meno fortunate; per non parlare poi di occupazioni abusive di suolo pubblico da parte di commercianti per la loro attività oppure di privati per la difesa del loro accesso a casa, senza che nessuno, ribadisco nessuno, pensi che uno dei modi per far crescere il senso civico dei cittadini sia la sanzione dei comportamenti prepotenti e al di fuori delle regole, codificate e del buon senso, cosi chè coloro che alle regole si attengono si sentano in qualche modo facenti parte di una comunità civile in senso stretto.
Infine evito qui di parlare dello scempio a cui il nostro territorio è sottoposto sia dagli imprenditori senza scrupoli che dai politici conniventi i quali, col ricatto dei posti di lavoro o con demagogìe d'altri tempi, ci fanno ingoiare bocconi avvelenati che, in tempi di informazione globale, hanno il sapore di disastri annunciati; valgano per tutti gli esempi del Porto (FU) Turistico e del raddoppio dell'aeroporto per gli imprenditori, mentre i moderni demagoghi riempono la loro bocca e le nostre orecchie con le solite “parole d'ordine” (“una casa per i nostri figli”, “faremo le barricate”, “i limiti di velocità sono troppo bassi”), certi che “poveri” cittadini guarderanno il dito e non la luna.
Nel ringraziarVi nuovamente per lo spazio concessomi, avrei piacere che la presente fosse uno spunto di riflessione per altri cittadini di buona volontà, così da promuovere tra amici, vicini e conoscenti un nuovo modo di intendere la parola concittadino, per non fermarsi esclusivamente ai luoghi comuni che “terrorizzano” i benpensanti quali le sporadiche apparizioni sul nostro territorio di qualche poveretta schiavizzata sulle strade oppure i tanto temuti furti in casa, bensì per provare a cambiare dal basso con i nostri comportamenti quotidiani, a prescindere dall'inadeguato consigliere comunale che di volta in volta ci rappresenta.
 
Lettera inviata da: Fabio Petricca
 
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Pubblicato in Lettere