Quello che e’ accaduto Sabato 3 maggio rimarrà nella memoria per molto tempo, dalle ore 18.00 attorno allo stadio Olimpico di Roma si è assistita ad una “guerriglia urbana” fino al gesto folle – sparatoria - ed un uomo che lotta per rimanere in vita.
Secondo l’associazione Sociale e Sicurezza si è assistita ad una giornata di sconfitta totale dello sport.
All’interno dello stadio sotto gli occhi di sessantamila persone tale Genny 'a carogna, capo degli ultras del Napoli e affiliato del clan Misso ha tenuto sotto scacco un intero stadio. Quindi lo stato delega a un capo ultras il potere di decidere se una partita di calcio può o non può essere giocata.
Per l’associazione Sociale e Sicurezza le immagini del capo clan che indossa una maglietta con la scritta “Speziale libero” devono farci riflettere e vergognare.
E’ stata offesa la memoria di un servitore dello Stato l’Ispettore capo della Polizia di Stato, Filippo Raciti, ucciso per difendere la vita di altri cittadini.
E' stata in bilico la legalità in Italia, ne hanno dato risalto anche quotidiani esteri.
Non intendiamo entrare in polemica con altri fatti ma la memoria dell'Ispettore Filippo Raciti e il dolore dei suoi familiari sono stati offesi in mondovisione non solo da gennaro 'a carogna' ma soprattutto da chi in questo momento rappresenta tutte le istituzioni indistintamente.
Le scuse che verranno non potranno guarire la ferita e la memoria per l'Ispettore Filippo Raciti nè per tutti i cittadini onesti.
Lettera inviata da: associazione no profit "Sociale e Sicurezza”
Invia la tua lettera a Fiumicino Online: info@fiumicino-online.it