Fila sul Ponte 2 Giugno

Venerdì, 27 Giugno 2014 11:30

Autore: Matteo Fasano

I cittadini stanchi protestato

Rieccoci a scrivere del famigerato Ponte del due giugno. Costruito quando a Fiumicino c'era la metà della popolazione di oggi, oggetto di fantomatiche ristrutturazioni, allargamenti, utlizzi (attraversamento solo pedonale), sottopassi, ad oggi tutto quello che si può dire è che per riuscire a passare dall'altra parte di Fiumicino, ci si impiega minimo un ora.
Questo se si è fortunati e non si fa un incidente a causa dell'imbottigliamento delle macchine e delle strade di tutte le direzioni. Quando ci dice bene, la fila inizia da via delle Meduse.
Nonostante le molte proteste, le lettere inviate alla redazione, l'ultima dei commercianti che giustamente si vedono costretti ad abbassare le saracinesche un ora prima, perchè la chiusura del ponte è stata anticipata, nulla è stato fatto per migliorare la situazione. Anzi, come dimostra questa nuova ordinanza, il Sindaco Montino, pensa al bene delle barche e non a quello dei comuni cittadini e bagnanti che hanno il sacrosanto diritto di muoversi per il territorio come meglio credono e non devono sottostare ai volere dei pochi "capitani della domenica" che vengono con le loro barche a tre alberi e creano confusione e caos al loro passaggio.
Mi domando: chi fa muovere l'economia di questo paese? Coloro che vengono con le barche, che poi spariscono in alto mare e si rivedono solo la sera? Che genere di acquisti fanno questi signori? La spesa la fanno fare ai loro capitani o la fanno sicuramente a Roma. Di shopping qui non ne fanno di sicuro, una pizza forse se la mangiano, ma nei ristoranti chic non ci mettono piede. Dopo aver passato una giornata in mare. Cosa pensa il Sindaco Montino? Che questi signori si vestano a festa e vengano a spendere i loro soldi a Fiumicino? E perchè mai? Che cosa offriamo mai?
Ma i cittadini, i commercianti, coloro che ogni giorno vengono a Fiumicino per lavoro, quelli sono da tutelare. Noi che ogni giorno ci alziamo e nonostante sia giugno, luglio o agosto, nonostante la pioggia o il caldo, accompagamo i nostri figli a scuola e filiamo a lavoro.
La gente che vive qui spende i propri soldi, paga le tasse e si vede trattata come ospite. Nessuno avverte dei cambiamenti, tutto è fatto come se Montino non fosse il sindaco di Fiumicino, ma di un altra città. Anche oggi per attraversare il ponte, imbottigliamento totale, non si poteva neanche andare dritti alla statua del pescatore, perchè tutti volevano passare nello stesso momento. I clason stamattina rombavano, la gente sbraitava ed il ponte era sollevato perchè passavano appunto tre e dico tre barche. Vi rendete conto?
Chiedo alle associazioni di proporre una raccolta firme per spostare di un ora la chiusura del ponte dalle 9.00 alle 10.00 in modo di rendere il traffico più fluente Per quell'ora siamo tutti nei nostri uffici e le barche se vogliono possono andare in mare, altrimenti rimanessero ancorate al porto. Non è un problema dei cittadini di Fiumicino che ogni giorno devono spiegare al loro datore di lavoro perchè sono arrivati in ritardo. Per non parlare della pericolosità di chiudere il ponte a quell'ora, visto che tutti corrono come matti per arrivare dall'altra parte prima della chiusura, ignorando i segnali come stop e dare precedenza (sopratttutto la strada che viene da Re di Puglia).
Associazioni e comuni cittadini facciamo qualche cosa perchè questo bendetto ponte torni ad essere un mezzo di collegamento e non una fonte di stress?
 
Lettera inviata da: Patrizia
 
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