L'As.C.Ob. offre il contributo perchè il Giudice di Pace resti a Fiumicino
Apprendiamo da un articolo apparso su Fiumicino online che è possibile scongiurare la chiusura della sede di Fiumicino del Giudice di Pace, se l’Amministrazione Comunale si assume l’onere di coprire alcune delle spese.
Sappiamo che in un momento di crisi tutti devono fare la loro parte per far risparmiare allo Stato delle risorse, sappiamo che le Amministrazioni locali versano da anni ormai in uno stato economicamente molto difficile, ma sappiamo anche che una Città come la nostra, che vanta di essere tra i primi sia in termini di superficie che di abitanti di tutta la Regione Lazio, non può permettersi di perdere un altro servizio.
Abbiamo assistito in questi anni alla chiusura di alcune strutture sanitarie, al “trasloco” fuori del nostro comune di molte prestazioni sanitarie, allo spostamento fuori del nostro comune di alcuni importanti uffici della Capitaneria di Porto, alla sospensione del servizio traghetti per la Sardegna e del servizio aliscafi per Ponza, abbiamo assistito al passaggio di competenze per i reati commessi nel nostro territorio, dal tribunale di Roma a quello di Civitavecchia.
È ormai ora di dire basta. Il mantenimento a Fiumicino della sede del Giudice di Pace, deve essere solo il primo passo per l’inversione di tendenza. La vera emergenza a Fiumicino, il vero motivo per cui scendere in piazza è la mancanza di servizi. Per questo, come abbiamo già detto in precedenti occasioni, offriamo tutto il nostro contributo per far sì che il Giudice di Pace resti a Fiumicino e facciamo appello a tutte le forze politiche affinchè si impegnino, come abbiamo chiesto anche noi, per l’apertura nel nostro territorio di uffici INPS, Agenzia delle Entrate ecc. Fiumicino è autonomo da ormai ventuno anni, è ora di tagliare il cordone ombelicale che ancora ci lega a Roma ed è ora di far valere, sempre nel rispetto di tutti, il peso del nostro territorio nel confronto con gli altri Comuni della Provincia e della Regione.
Lettera inviata da: Orazio Azzolini, Presidente dell'Associazione Comune Obiettivo (As.C.Ob.)
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