"Bella Ciao" canto popolare degli italiani liberi

Mercoledì, 09 Giugno 2021 08:38

Autore: Fiumicino-Online

Non polemizziamo su tutto. Facciamo appello alla storia ed alla nostra cultura

Condivido l’idea che "Bella Ciao" possa diventare l’inno ufficiale della Festa della Liberazione dal nazifascismo.
 
La storia di "Bella Ciao" presenta varie ipotesi storiche, ma nell’accezione popolare resta il canto dei Partigiani che hanno combattuto per darci un Paese libero e repubblicano.
 
Sbaglia chi sostiene che è il canto dei partigiani comunisti, anche se sempre è stato presentato nelle tradizionali feste della sinistra storica. La storiografia ricorda che il congresso della Democrazia Cristiana del 1976 si chiuse con questo canto popolare.
 
Quindi "Bella Ciao" rappresenta tutti i Partigiani comunisti, cattolici, socialisti, democristiani, repubblicani, liberali. Non polemizziamo su tutto. Facciamo appello alla storia ed alla nostra cultura.
 
Oggi "Bella Ciao" è di nuovo attuale, perché il nemico non si presenta con la croce uncinata, ma in doppio petto, e sta invadendo il nostro mercato finanziario, sta comprando le nostre aziende svendute, sta avviando un processo di profonda omologazione, per sviluppare tra le generazioni un pensiero unico con lo scopo di renderci sudditi, impedendo il fiorire del pensiero critico".
 
Ora più che mai dobbiamo fermare l’invasore se crediamo nella libertà, nell’uguaglianza, nella fratellanza. Mi auguro che il prossimo 25 aprile tutti noi italiani cantiamo "Bella Ciao" e gridiamo ai potenti della terra le parole di Piero Calamandrei “Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai morti e vivi con lo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza"
 
Lettera inviata da: Prof. Roberto Tasciotti
 
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