"Vogliamo sicurezza": i cittadini dei Cancelli Rossi sul piede di guerra

Lunedì, 26 Gennaio 2015 12:47

Autore: Matteo Fasano

"L’indifferenza e il silenzio del nostro Sindaco sono inquietanti"

A scatenare la rabbia dei residenti i sorvoli continui sulla zona di Fiumicino da parte degli aeromobili del Leonardo da Vinci. Di seguito l’appello al Sindaco da parte del Comitato Cittadini dei Cancelli Rossi.
 
"Dopo aver protocollato lo scorso 9 gennaio in Comune una richiesta di incontro urgente con il Sindaco con, all’ordine del giorno le diverse problematiche del quartiere e soprattutto la questione dei sorvoli degli aerei, ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta, alla faccia del 'Palazzo di Vetro'. Cosa dobbiamo fare per far sentire la nostra voce?
 
Come cittadini della zona dei Cancelli Rossi a preoccuparci è soprattutto il perdurare di una situazione di sorvoli, sia di giorno sia di notte, in fase di atterraggio sulla direttrice Cancelli Rossi, Isola Sacra, Ostia.
In un  momento così particolare, dove da tutte le parti viene lanciata l’emergenza terrorismo e vengono messe in atto disposizioni particolari, qui si consente a centinaia di aeromobili di usare per atterraggi e decolli la direttrice di sorvolo nel cui cono di volo vivono migliaia di cittadini.
Il buonsenso e la sicurezza consiglierebbero di tenere lontano i pericoli e a questo proposito l’indifferenza e il silenzio del nostro Sindaco sono inquietanti specialmente se si pensa che al primo punto del mandato di un Sindaco si recita che tale figura deve garantire e tutelare la salute e l’incolumità dei propri cittadini.
 
Per questi motivi chiediamo al Sindaco Esterino Montino di mettere in atto tutto quanto di sua competenza affinché tale situazione di pericolo venga a cessare e che il fattore sicurezza valga anche per i cittadini di Isola Sacra, Cancelli Rossi e Ostia.
 
Facciamo, inoltre, presente che stiamo valutando l’ipotesi di far valere tutti gli strumenti giuridici a noi consentiti per tutelarci da questa minaccia che incombe quotidianamente sulle nostre teste così come disciplinato dal nostro codice penale, libro secondo, titolo sesto, dei delitti contro l’incolumità pubblica.
 
Sperando di essere stati abbastanza esaurienti e di essere riusciti a trasferire il nostro stato di malessere per questa situazione, restiamo in attesa fiduciosi di urgenti e risolutivi interventi".
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca