Sequestro strutture balneari

Giovedì, 26 Giugno 2014 11:54

Autore: Matteo Fasano

Il WWF chiede la tutela del bene demaniale

"Il WWF Litorale Romano esprime pieno sostegno all'azione della Capitaneria di Porto che insieme alla Guardia di Finanza e alla procura di Civitavecchia sono intervenute sul nostro litorale per ripristinare la legalità nei confronti dei numerosi e consistenti abusi perpetrati in questi anni da alcune strutture balneari sul Litorale Romano" lo dichiara Maria Gabriella Villani, presidente del WWF Litorale Romano.
 
"Finalmente - prosegue - l'autorità è intervenuta per ripristinare la legalità e il WWF chiede che si vada fino in fondo nella tutela del bene demaniale che, ricordiamo, è bene comune. Chiediamo al Sindaco Esterino Montino e al Presidente del X Municipio Andrea Tassone di non lasciarsi distrarre da chi lavora per lasciare le cose come sono e rimanere di fatto padrone del bene pubblico".
 
"Per documentare la situazione dell'ambiente litorale abbiamo presentato tre diversi dossier - rende noto Villani - al Sindaco di Fiumicino (a maggio), all'Assessore all'Ambiente di Roma Capitale Estella Marino (ad aprile), all'Assessore al Demanio del X Municipio Antonio Caliendo (a gennaio). Con il dossier presentato al Sindaco di Fiumicino grazie ai rilievi satellitari di Google Earth Prof, abbiamo potuto documentare che dal 2003  le strutture dei chioschi di Focene sono notevolmente cambiate rispetto ai dettami delle convenzioni, in taluni casi anche raddoppiando la superficie occupata. Alcuni gestori hanno posizionato sugli arenili nuove strutture che non possono essere classificate tra le strutture di facile rimozione come prescritto dalla normativa regolamentare, e  in alcuni casi si assiste al raddoppio delle altezze o a frazionamenti della spiaggia pubblica con recinzioni".
 
"Un insieme di cambiamenti - ribadisce ilpresidente del WWF Litorale Romano - che alterano in modo inequivocabile lo stato dei luoghi della costa, vincolati ai sensi del D.Lgs 42/04. La presenza dei  chioschi è stata spesso la principale causa di drastica riduzione del patrimonio naturale delle dune costiere. Infatti le strutture si sono allargate oltre il dovuto senza nessuna cura per la conservazione del patrimonio naturale, spianando con grande disinvoltura per avere nuovi spazi di servizio o per realizzare campetti da beach tennis e da beach volley".
 
"A Castelporziano - spiega Villani - i sequestri sono partiti già nell'aprile del 2013, sono stati sospesi con l'inizio della stagione balneare 2013 e 2014. Nel nostro dossier abbiamo documentato che le strutture in questione presentano ampliamenti fino a dieci volte le strutture originarie. Anche qui l'allargamento dei chioschi ha prodotto significativi danni al patrimonio naturale delle dune costiere.
E a proposito dell'apertura dei varchi di accesso all'arenile ad Ostia, il WWF Litorale Romano esprime massimo appoggio al progetto di ripristino di tali varchi che hanno come obiettivo importante anche quello di valorizzare il nostro lungomare: raggiungere l'arenile per passeggiare in riva al mare deve essere consentito a tutti e in qualsiasi orario".
 
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca
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