Pulizia Darsena, questa mattina a pesca di rifiuti e plastiche nello specchio d'acqua

Lunedì, 13 Agosto 2018 10:10

Autore: Matteo Fasano

Al via le operazioni stabilite nella convenzione tra Comune e Autorità Portuale

di Fiumicino Online

Questa mattina, lunedi 13 agosto, a partire dalle ore 8, con l’ausilio di sommozzatori, concessionari, cooperativa e circolo velico, è stato dato il via al primo intervento delle operazioni per la pulizia dello specchio d'acqua della darsena di Fiumicino, stabilite nella convenzione tra Comune e Autorità Portuale. I rifiuti sono stati spinti agli angoli della darsena e prelevati dall’Ati con un ragno per il successivo smaltimento.
 
Presente sul posto l'Assessore all'Ambiente Roberto Cini. “Comunque, anche dopo queste operazioni di pulizia - sottolinea Cini - il problema rimane a monte, e tutto questo potrebbe essere evitato realizzando a Capo due Rami, come già stanno facendo sul fiume Po, con il Progetto 'Il Po d'AMare', una metodologia che preveda la raccolta dei rifiuti galleggianti attraverso l’installazione di un dispositivo composto da barriere in polietilene che intercettano, selezionano, intrappolano e infine raccolgono la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dal fiume. Il sistema di barriere - spiega Cini - non interferisce con la flora e la fauna del fiume, in quanto la raccolta viene eseguita solo nella parte superficiale della colonna d’acqua".
 
COSA E' L'OPERAZIONE PREVENZIONE “IL PO D’AMARE”,  Questo progetto è stato messo in funzione sul fiume Po ed è una 'operazione prevenzione' contro i rifiuti in mare. Il principale corso d’acqua italiano, che attraversa tutto il settentrione toccando 4 regioni e 13 province, contribuisce infatti a far dell’Adriatico il mare italiano con la maggiore presenza di rifiuti. Il Progetto pilota “Il Po d’AMare”, predisposto da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Corepla e Castalia - realizzato grazie al coordinamento istituzionale dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e con il patrocinio del Comune di Ferrara e dell’AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po) - prevede tecniche innovative per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali e, per quanto riguarda le plastiche, operare la loro selezione ed avviarle al riciclo. Il Progetto pilota, uno dei primi al mondo a prevedere interventi di questo tipo, può contribuire così a rafforzare e implementare le misure del piano di azione nazionale per la prevenzione e la mitigazione dei rifiuti marini e anticipare le nuove direttive sulla circular economy che prevedono impegni precisi anche per la riduzione dei rifiuti marini. Per arginare il marine litter è importante infatti agire sui fiumi. I rifiuti marini provengono per circa l’80% dalla terraferma e raggiungono il mare prevalentemente attraverso i corsi d’acqua e gli scarichi urbani, mentre per il 20% derivano da attività di pesca e navigazione. Tra le principali cause del marine litter vi sono la non corretta gestione di rifiuti urbani e industriali, la scarsa pulizia delle strade, abbandoni e smaltimenti illeciti. Inoltre l’Italia, per la sua posizione al centro del Mediterraneo, un bacino chiuso, e l’estensione delle sue coste, è un Paese particolarmente esposto a questo problema.
 
 
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