Porto Commerciale a Fiumicino: balneari ed operatori economici contro

Martedì, 09 Ottobre 2018 19:16

Autore: Matteo Fasano

"Si rischia un ulteriore impatto sulla costa"

di Dario Nottola

Balneari ed operatori economici di Fregene, e non solo, contro la futura realizzazione del nuovo Porto Commerciale di Fiumicino: a rischio, sostengono, per "l'effetto dell'aumento ulteriore dell'erosione, tutta la costa sino a S. Marinella".

È del 3 ottobre scorso la notizia dell'approvazione del finanziamento "europeo" della Bei per la portualità di Roma e del Lazio, 196 milioni di euro destinati alle infrastrutture e alle strutture portuali di Civitavecchia e Fiumicino.

"SI RISCHIA UN ULTERIORE IMPATTO SULLA COSTA con l'accentuazione dell'erosione, che, con la costruzione dei moli, oggi abbandonati, del Porto della Concordia al vecchio faro di Fiumicino, ha già da tempo compromesso la spiaggia di Focene, quella dei primi 10 stabilimenti di Fregene sud e dell'area Wwf - ha detto Marco Lepre, portavoce del Comitato Salviamo la Spiaggia di Fregene in un'intervista oggi al Tg3 regionale del Lazio - Siamo già terrorizzati dal prossimo inverno e da quello che succederà sicuramente con la prossima costruzione del nuovo porto commerciale che potrebbe compromettere definitivamente la spiaggia fino a Santa Marinella".

"Il porto commerciale per noi - chiarisce il vice sindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca - ha una priorità assoluta relativamente alla Darsena pescherecci, primo step di realizzazione. Abbiamo la più grande flotta del Lazio e dobbiamo trovare uno spazio nel quale contenere la Darsena e da lì nasce l'esigenza dell'approdo commerciale. Il tema vero è che il tempo che ci distanzia dalla prima pietra deve essere prioritario per verificare e mettere le risorse per quelli che sono i disagi eventuali che si determineranno". 

CONTRO LA NUOVA REALIZZAZIONE ed i suoi eventuali impatti ambientali anche Legambiente Lazio ed il Collettivo No Porto, che ha già battagliato contro il Porto della Concordia nella zona del vecchio faro, oggi abbandonato dopo una vicenda giudiziaria di sequestro dell'area. LeU di Fiumicino, in una nota, ribadisce invece "la necessità di predisporre uno studio preliminare basato su nuove esperienze e studi di idrodinamica e sedimentazione indotta, su tutto il tratto di costa di pertinenza comunale, da anni  interessato da una fortissima erosione che ha minato la sicurezza degli abitati e delle strutture balneari e che, con la costruzione dei nuovi  moli, potrebbe addirittura peggiorare Necessaria e improcrastinabile la darsena peschereccia. Per quanto riguarda le navi ro-ro questa è una nuova occasione per ribadire la nostra contrarietà".
 
 
 








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