Ponte della Scafa: ipotesi ponte Bailey di 40 metri

Sabato, 25 Agosto 2018 15:20

Autore: Matteo Fasano

Questa mattina il sopralluogo per verificare la possibilità di realizzare un ponte militare sul Tevere

di Dario Nottola
 
Un ponte Bailey di 40 metri sopra quello attuale come soluzione che possa alleggerire il gran traffico dopo la riapertura parziale, a senso unico alternato, del ponte della Scafa. E' quanto emerso, al momento di andare in stampa, dal primo sopralluogo tecnico-istituzionale congiunto, durato poco meno di due ore, sopra e sotto la struttura sul Tevere. Tecnici e militari hanno compiuto una verifica anche su un mezzo navale della Capitaneria a ridosso del ponte e delle sponde.
 
Oltre al sesto Reggimento del Genio pionieri, con al Capo di Stato Maggiore del Genio militare, colonnello Ardemio Chiarvesio ed i suoi  tecnici, erano presenti il vicesindaco di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca, la presidente del consiglio comunale Alessandra Vona, la consigliera regionale Pd, Michela Califano, il dirigente tecnico del Comune ing. Massimo Guidi, la presidente del X Municipio di Roma Giuliana Di Pillo, l'Amministratore unico di Astral Antonio Mallamo, la dirigente dell'Area infrastrutture della Regione Lazio, Wanda D'Ercole e la capitana Francesca Perfido della Capitaneria di Porto di Roma.
 
Sono state tolte circa 500 tonnellate di asfalto sul ponte della Scafa. "La fresatura di 30-40 centimetri di asfalto ha permesso di rendere il ponte più leggero dal punto di vista della staticità e permette indagini più approfondite all'interno - ha confermato il vice sindaco di Fiumicino Ezio Di Genesio Pagliuca - il problema vero scoppierà quando riapriranno le scuole - ha  detto al termine del sopralluogo - aspettiamo ora le risultanze del sopralluogo tecnico e, per gli  approfondimenti, se verrà consentito anche il transito pedonale. Noi siamo pronti, oltre che a delle navette bus, ad organizzare dei battelli per il trasporto da sponda a sponda del Tevere, per contenere ulteriormente i disagi. Ci auguriamo che la fase emergenziale si concluda presto. Un disagio a cui dobbiamo però far fronte perché ricordiamo che sono interventi fatti per la sicurezza dei cittadini e delle cittadine che viene prima di tutto. In attesa di capire se  sarà aperto il passaggio pedonale, stiamo organizzando un servizio di navetta con dei battelli che facciano da spola tra una sponda e l'altra del Tevere e che siamo pronti ad attivare, in base alle determinazioni che arriveranno da questo sopralluogo. È una delle possibilità che  stiamo valutando anche in vista della riapertura delle scuole, quando circa 4000 dei nostri studenti cominceranno a spostarsi verso Ostia per raggiungere gli istituti superiori".
 
"Siamo qui per impiegare tutti gli assetti a nostra disposizione per supportare la popolazione. Si adotterà una linea di azione finalizzata al ripristino della viabilità e i primi dati tecnici per poterlo fare saranno disponibili all'inizio della prossima settimana - lo ha detto il Capo di Stato Maggiore del Comando Genio militare, colonnello Ardemio Chiarvesio, dopo il sopralluogo - il ponte galleggiante di cui molto si è parlato, non è più fattibile da parte del Genio militare - ha specificato il colonnello - se la  struttura metallica è ancora in nostra dotazione, quella galleggiante non lo è più. Stiamo valutando la possibilità di realizzare un ponte di  40 metri sopra l'attuale, accessibile con una rampa e che poggi sui piloni non gravando la struttura. Permetterà, occupando una sola  carreggiata, la prosecuzione dei lavori sull'altra consentendo, comunque, il transito di automobili e mezzi di soccorso a senso unico  alternato. Non potranno transitare i mezzi pesanti".
 
"Abbiamo compiuto un primo sopralluogo mirato a verificare quelle che sono le possibilità in base alla conformazione morfologica del  territorio. I tecnici stanno facendo le verifiche sul ponte. In base agli esiti, poi, verrà valutata la possibilità quindi di realizzare una  viabilità alternativa utilizzando gli assetti in dotazione alla forza armata, in questo caso un ponte Bailey - lo ha detto il Capo di Stato  Maggiore del Comando Genio, Ardemio Chiarvesio - per realizzare un ponte Bailey i tempi non sono eccessivi, parliamo di giorni: chiaramente  questo se non ci sono da realizzare altre strutture che servano a supporto del Bailey stesso - ha aggiunto Chiarvesio, sul posto con una  quindicina di militari, con apposite strumentazioni, sulla struttura chiusa - in questo caso dovremo verificare se il ponte possa essere  montato sopra questa struttura, e questa può essere una soluzione: la luce del ponte è molto ampia e quindi una struttura di Bailey che attraversi, in una unica campata, questo ponte, in questa zona, non si può realizzare. Quindi, bisogna cercare di sfruttare quello che è  esistente. Le tempistiche sono legate alle verifiche tecniche in corso".
 
"Siamo pertanto in una fase di studio - ha aggiunto - per verificare le possibilità d'intervento. In base alle risultanze delle verifiche dei  tecnici di Regione e delle amministrazioni sulle criticità del ponte, valutiamo come intervenire con gli assetti da ponte Bailey in  dotazione".
 
Parlando dell'analogo intervento del Genio Pionieri nel 1974, per il ponte della Scafa, Chiarvesio ha precisato che "Rispetto ad  allora non sono più in dotazione i materiali che erano a sostegno di quel ponte stesso, ovvero i barconi. Tale tipologia di struttura non è quindi più replicabile oggi. Si opterà per soluzione alternative".
 
"Il ponte Bailey si può fare - afferma  il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano - sono state confermate tutte le  ipotesi di partenza, quindi riapertura con il senso unico alternato e la valutazione di un ponte bailey che dalle prime verifiche sarebbe  compatibile - ha detto Califano - L'idea che ho lanciato è di avere due sensi di marcia: uno sul vecchio e uno sul nuovo. Naturalmente  saranno i tecnici a valutarne la fattibilità. Ho nuovamente chiesto la possibilità di aprire il ponte ai pedoni, ai mezzi pubblici e anche al  primo soccorso. Le prime indagini sembrano far ben sperare. Il Ponte non avrebbe problemi strutturali importanti ma solo un normale stato di  deterioramento. Lo si è visto dai primi rilievi: sono state grattate oltre 500 tonnellate di asfalto, circa 40 centimetri. Sono comunque  tuttora in corso le verifiche. Speriamo che i lavori, che procederanno h24, possano essere i più rapidi possibili. Siamo consci che il senso  unico alternato è una soluzione tampone ma è l'unica attualmente percorribile. Lunedì comunque si dovrebbe avere un quadro più completo della  situazione".
 
"Come Regione, dopo gli ultimi i rilievi, stiamo valutando di dare una viabilità alternativa nei prossimi giorni – ha aggiunto Califano - abbiamo potenziato i servizi sanitari e, col Cotral, il trasporto di questa porzione di territorio. Con il senso unico alternato, se i mezzi potranno passare, il problema avrà un'ulteriore risposta, altrimenti sarà potenziato il servizio di navetta".
 
"È chiaro che bisogna trovare altre soluzioni - ha aggiunto Giuliana Di Pillo - perché questo tratto di strada è importantissimo per la  viabilità. Non si può affidare il passaggio solo a un ponte perché poi questo è quello che succede quando c'è un problema: due mondi che  vivono in continuo scambio, Ostia e Fiumicino, rimangono isolati. E questo, quando ricominceranno le scuole, sarà un problema ancora più grave, come lo è ora per i lavoratori dell'aeroporto che già con il ponte aperto dovevano affrontare un traffico imponente, sia la mattina  che al rientro nel pomeriggio".
 
 
 
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