Lo sport e la danza contro la violenza sulle donne!

Lunedì, 12 Giugno 2017 17:50

Autore: Matteo Fasano

Commemorata dall'Associazione Pourquoi Pas di Parco Leonardo, Sara e tutte le vittime di “femminicidio”

L’evento sportivo annuale, organizzato dell'Associazione Pourquoi Pas di Parco Leonardo con il patrocinio del Comune di Fiumicino, ha avuto quest’anno la particolarità di promuovere un tema sociale molto importante ed attuale, ossia la violenza di genere.
 
"Ad un anno dalla tragica morte di Sara Di Pietrantonio, Noi di PqP, abbiamo voluto ricordarla in occasione della giornata annuale dedicata allo sport, lo stesso evento di quel giorno maledetto, il 28 maggio 2016, in cui Sarà ballò per l'ultima volta - ha dichiarato Paolo Cacciuttolo, Presidente ACSD Pourquoi Pas - l’obiettivo, oltre che ricordare Sara, è stato quello di sensibilizzare i nostri soci, giovani atleti ed i loro familiari, su un problema sociale che non accenna a diminuire. Abbiamo fatto sentire il nostro dissenso verso ogni forma di violenza attraverso coreografie di danza, canzoni e tornei di diverse discipline sportive. Grazie all’intervento di professionisti e personalità importanti quali: la vicesindaca di Fiumicino, dr.ssa Anna Maria Anselmi, l’assessore allo sport, dr. Paolo Calicchio e l’ex giocatrice della seria A di pallavolo, Stefania Murari, abbiamo trattato il tema della violenza da diversi punti di vista. In particolare - spiega Paolo Cacciuttolo - la numerosa platea di partecipanti è stata informata: sugli aiuti forniti dai Servizi Sociali del territorio di Fiumicino in caso di violenza di genere; su come funzionano gli sportelli d’ascolto; sugli elementi e/o comportamenti la cui presenza denota un alto rischio di mortalità per la donna che entra nel circuito della violenza e della sofferenza. Di seguito, abbiamo pensato di riassumere, a fine divulgativo, gli indicatori di rischio più significativi che possono essere individuati e riconosciuti dalla vittima di violenza e/o dalle persone del suo entourage, affinché non si sottovaluti il problema: l’eccessivo controllo sulla donna, sulla sua vita e il suo modo di essere; il partner è violento anche nei confronti di altri; il partner è violento anche nei confronti dei/delle bambini/e; ha usato violenza anche durante la gravidanza; ha agito violenza sessuale contro la donna; minaccia di uccidere lei o i/le bambini/e e/o minaccia di suicidarsi; aumentata frequenza e gravità degli episodi violenti nel tempo anche fuori casa; abuso di droghe da parte del maltrattatore, soprattutto di quelle che determinano un aumento della violenza e dell'aggressività (cocaina, anfetamine, crack); la donna programma di lasciarlo o di divorziare nel prossimo futuro; lui dice di non poter vivere senza di lei, la pedina, è onnipresente e la molesta anche dopo la separazione; dopo la separazione, per riconquistarla, la ricopre di regali in modo eccessivo; la donna ha riportato in precedenza lesioni gravi e/o gravissime; il maltrattatore ha minacciato i parenti o/e gli/le amici/che della donna; l’autore della violenza manifesta gelosia persecutoria, comportamenti denigratori e atteggiamenti svalutanti nei confronti della vittima, la induce ad isolarsi da amici e parenti; la donna riferisce di temere per la propria vita".
 
Questa giornata ha commemorato Sara e tutte le vittime di “femminicidio” attraverso un linguaggio universale e condiviso: la danza, il canto e lo sport.  Emozionante l’intervento della mamma di Sara, la signora Tina, donna forte e coraggiosa, che, nonostante l’immenso dolore, è riuscita con il sorriso a ricordare la sua unica figlia adorata. Con questo evento, patrocinato dal Comune di Fiumicino e dedicato allo sport nelle sue diverse discipline, l’Associazione PqP cerca in maniera acclarata di valorizzare la cultura e i principi dell’etica sportiva dicendo NO ad ogni forma di violenza.

"Ci impegneremo ad insegnare ai nostri giovani atleti, soprattutto con l’esempio, il vero spirito sportivo che implica saper perdere con dignità, riconoscendo il valore dell'avversario, gareggiare per misurare se stessi, come mezzo per migliorarsi e non per voler battere l'avversario a tutti i costi e con qualsiasi mezzo, questo sarebbe la negazione non solo dello spirito sportivo, ma anche dei principi morali in genere. Ringraziamo, infine, la partecipazione del CSI con la presenza del presidente Provinciale Daniele Pasquini, che ha voluto unirsi a Noi per l’importanza dell’evento e del tema trattato" ha concluso Paolo Cacciuttolo, Presidente ACSD Pourquoi Pas.
 
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca