Inaugurato il molo per l’Archeo Boat

Sabato, 16 Maggio 2015 20:49

Autore: Matteo Fasano

La nuova banchina consentirà di arrivare in battello all’area dei porti imperiali di Claudio e Traiano

di Valentina Fiordalice

Taglio del nastro per la nuova banchina sul Tevere che consentirà di arrivare con le imbarcazioni all’area archeologica dei Porti di Claudio e Traiano. Alla presenza del Sindaco di Fiumicino Esterino Montino, dei consiglieri comunali e di tanti curiosi, il nuovo approdo, posizionato a soli 200 metri dai resti antichi, permetterà la nascita di un nuovo tipo di mobilità sostenibile per la città ma soprattutto per chi vuole visitare il patrimonio storico di Fiumicino.  
I battelli, infatti, potranno fin da domani fare tappa all’area archeologica arrivando sia da Roma sia da Fiumicino. Il collegamento tra la città e i porti imperiali denominato Archeo Boat prevede di coprire la distanza tra il Ponte 2 Giungo e il nuovo approdo. Per l’inaugurazione si è svolta la prova generale del servizio che sarà attivo, per il momento, su prenotazione. La giornata è poi proseguita con la visita ai Porti di Claudio e Traiano.  
 
“Si tratta di un molo situato a soli 200 metri da una delle aree archeologiche più importanti d’Italia. Abbiamo sistemato anche la passeggiata che va dalla sponda al loro ingresso. L’obiettivo – spiega il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino - è rendere fruibile il fiume Tevere consentendo ai turisti e ai cittadini di visitare questa importante area della nostra città”.
 
L’amministrazione comunale mira a costruire altri punti di attracco nei luoghi strategici e storici. “Puntiamo ad avere altre tappe per l’Archeo Boat. La seconda, dopo i porti, sarà quella della Necropoli di Porto, in seguito vogliamo proseguire affinché si arrivi fino a Ostia Antica. Per il momento abbiamo inaugurato questo tratto fondamentale e per il mese di agosto prevediamo di sistemare il molo per l’accesso ai disabili con apposite rampe e piattaforme galleggianti”.
 
Ad approfittare dell’inaugurazione del nuovo molo anche una cinquantina di convegnisti francesi, inglesi e spagnoli arrivati in battello da Roma per partecipare a un congresso internazionale sull’archeologia.
 
 
 
 
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