Il Comitato "Mobastapizzodelprete" dice NO alla nuova discarica nella zona di Pizzo del Prete

Venerdì, 24 Maggio 2019 10:33

Autore: Matteo Fasano

"Chiediamo ai Sindaci, ma anche alla Consigliera regionale Califano, un intervento energico presso l'Assessore regionale"
di Dario Nottola
 
Il Comitato "Mobastapizzodelprete", in prima linea da lungo tempo contro l'ipotesi di realizzazione di una discarica nella zona di Pizzo del Prete, chiede ai sindaci di Fiumicino e Cerveteri di intervenire presso la Regione Lazio in merito all'esame del piano rifiuti della Regione Lazio. 
 
"Apprendiamo - informa il Comitato - che la Commissione Vas ha iniziato l'esame del piano rifiuti della Regione Lazio utilizzandola mappa delle aree idonee alla localizzazione di impianti predisposta dalla Città Metropolitana e contestata sin dal primo minuto da Cittadini ed Istituzioni dei Comuni di Cerveteri, Fiumicino, Ladispoli ed altri comuni del comprensorio, visto che tali aree bianche sono in gran parte localizzate su questi territori".
 
"Ricordiamo a tutti - sottolinea il Comitato - che in Gennaio 2019 l'Assessore Regionale Valeriani in persona si era impegnato con i Sindaci Montino e Pascucci ad intervenire in sede di Vas per apportare i necessari correttivi. Constatiamo purtroppo che i Comuni di Cerveteri e Fiumicino non sono nemmeno tra gli invitati a questi lavori e che la mappa della Città metropolitana di Roma Capitale non è in discussione, se non nell'intervento del Rappresentante della Riserva Naturale del Litorale Romano. Chiediamo ai Sindaci, ma anche alla Consigliera regionale Pd, Michela Califano, che era stata interessata al problema, un intervento 'energico presso l'Assessore regionale affinchè gli impegni siano mantenuti".
 
Il Comitato 'Mobastapizzodelprete' invita sin d'ora le Amministrazioni del comprensorio a predisporsi per eventuali ulteriori ricorsi al TAR sia verso le risultanze di questa commissione sia verso tutti gli atti regionali che si baseranno queste "Purtroppo oramai la partecipazione e l'ascolto delle istanze popolari e delle istituzioni di base avviene sempre più spesso nelle aule dei tribunali che non nei luoghi della democrazia".
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca