Focene: raccolte 500 firme per chiedere una nuova viabilità

Mercoledì, 29 Ottobre 2014 18:18

Autore: Matteo Fasano

Faina: "Cosa chiediamo? Di rivedere tutto!"

Cinquecento firme contro la nuova viabilità a Focene. La petizione spontanea nata da un gruppo di residenti capitanati da Sergio Faina è stata consegnata oggi al presidente dell'associazione Crescere Insieme, Roberto Severini, che avrà il compito di interloquire con l'amministrazione.
 
"La viabilità istituita questa estate dall'amministrazione comunale proprio non va - spiega Sergio Faina, promotore dell'iniziativa - il primo errore è stato non aver avvertito nessuno, né tantomeno aver chiesto il parere dei cittadini che qui ci vivono da sempre. È stata una decisione unilaterale, non condivisa. Non si è risolto poi il problema di fondo, la sicurezza e l'intasamento delle strade: le macchine continuano ad andare a mille all'ora, nessuno rispetta i sensi unici, e i flussi rimangono fortissimi, soprattutto in estate quando è impossibile transitare in sicurezza. La situazione, rispetto a prima, è addirittura peggiorata. Con le strade a doppio senso si poteva uscire e imboccare direttamente viale di Coccia di Morto, oggi non è così e tutti provano a imbucarsi sui sensi unici. I parcheggi continuano a essere insufficienti: biciclette, pedoni e persone con disabilità sono in pericolo costante. Con il nuovo intricato sistema di sensi unici uscire da Focene è diventato un terno al lotto. Un disastro. Domani (giovedì) ci sarà una riunione proprio a Focene, speriamo si parli anche di questo problema e ci si possa confrontare per arrivare a una soluzione condivisa. Cosa chiediamo? Di rivedere tutto"
 
Le cinquecento firme sono state consegnate oggi all'associazione Crescere Insieme: "Siamo onorati di aver ricevuto le 500 firme raccolte dalla cittadinanza - spiega Roberto Severini - cercheremo di ripagare la fiducia nel migliore dei modi. Il primo provvedimento? Proveremo ad accorciare le distanze tra la politica e questi cittadini. Purtroppo c'è stato un errore di fondo: non aver condiviso la scelta e non aver ascoltato la località. Ci adopereremo affinché le rimostranze di questi nostri concittadini vengano quantomeno prese in considerazione".
 
 
 
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