Fiumicino: scritte offensive invadono la città

Giovedì, 13 Settembre 2018 20:50

Autore: Erica Fasano

I misteriosi writers già da tempo imbruttiscono i nostri luoghi pubblici con scritte e provocazioni spesso a sfondo politico



di Erica Fasano

“Percorro tutti i giorni il Lungomare della Salute con i miei bambini, che non smettono mai di farmi notare le brutte scritte sui muri. Una in particolare, penso che debba essere eliminata immediatamente”  
è quanto scrive Federica M., giovane mamma che afferma di sentirsi disturbata dal degrado urbano che ogni giorno sembra sempre più in aumento. “La scorsa mattina ho allungato la mia passeggiata di qualche metro oltre il lungomare, ed è qui che ho avuto la spiacevole sorpresa”.


PAROLE DISCRIMINATORIE “Stavo per entrare nell’ex Piazzale Mediterraneo, quando improvvisamente una nuova scritta colpisce l’attenzione di mio figlio. Caratteri cubitali e vernice nera (come quelle presenti nell’ultimo tratto del lungomare già da quest’estate) gridavano parole violente e pericolosamente discriminanti”.

La scritta contenente riferimenti discriminatori a danno delle persone omosessuali, è apparsa nei giorni scorsi sulle mura adiacenti al capannone di via del Molo di Levante. Altri graffiti molto simili tra loro, e spesso con richiami a partiti politici, sarebbero apparsi nei mesi scorsi nel tratto tra la fine del marciapiede pedonale del Lungomare della Salute e Piazzale Enrico Molinari (ex Piazzale Mediterraneo).


NON SOLO VIA DEL MOLO DI LEVANTE, ma anche via Coni Zugna, via delle Meduse e molti altri muri della nostra città da qualche tempo risultano sempre più carichi di messaggi e graffiti che di artistico hanno davvero ben poco.


“Tutte queste frasi ambigue sembrano un botta e risposta di cattivo gusto tra imbrattatori, e poi il più delle volte a sfondo politico. Non ne posso più, mi fa schifo tutto questo, ormai imbrattano tutto, pure se li copri loro ti riscrivono sopra” afferma con dispiacere Flavio, un giovanissimo studente in attesa del Cotral nella fermata di viale Danubio.  


Di fronte a lui, sui muri di recinzione del plesso scolastico Emilio Segrè, un misterioso writer sbeffeggia nero su bianco un altro graffitaro “scrivi sui muri ma non ti firmi”, afferma terminando la provocazione con uno sfacciato richiamo ai due estremi politici di destra e sinistra.


LO SGUARDO RASSEGNATO  di Flavio ha lo stesso suono delle parole di Federica quando mi racconta che suo figlio non smette di chiederle perché quella brutta parola che offende delle persone è ancora lì e nessuno è stato rimproverato.


INUTILI PROVOCAZIONI che deturpano il decoro urbano e provocano rabbia e disgusto nei cittadini residenti. Il nostro territorio, ora più che mai, necessita sicurezza, sanzioni per chi vandalizza i luoghi pubblici, tanta riqualificazione ed una sana (ri) educazione al senso civico soprattutto nei nostri ragazzi che potrebbero sicuramente portare contenuti molto più creativi e meno vandalici.



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