Fiumicino: la cultura come forma d'integrazione e libertà

Domenica, 29 Aprile 2018 21:02

Autore: Matteo Fasano

Sabato 28 aprile 20 donne musulmane hanno sostenuto un esame di livello A2 per imparare la lingua italiana

di Mattia Negri

La città di Fiumicino è tornata a parlare straniero nella giornata di sabato 28 aprile 2018, grazie al progetto Prils 2018 della Regione Lazio, realizzato dall'associazione "Io, Noi" su Fiumicino, Ladispoli e Civitavecchia.
 
Un esame di livello A2 che venti donne musulmane hanno sostenuto proprio nella giornata di sabato, dopo un incontro istituzionale con l’assessore alla Cultura ed alle pari opportunità Arcangela Galluzzo.
 
“Ho voluto segnare la data di quest’esame perché è stato un grande risultato poter mettere insieme una classe di venti donne musulmane, dando loro la possibilità di farle integrare e tutelare, nonostante le loro differenze culturali - ha dichiarato il presidente dell’associazione 'Io Noi' Vincenzo Taurino - quest’anno la nostra associazione compie dieci anni, ed è una soddisfazione per noi riuscire ad organizzare, a titolo completamente volontario, eventi di questo genere. Gli stranieri ormai fanno parte della nostra società, vivono con noi, lavorano con noi, ed è giusto che vengano integrati e tutelati. Spero - aggiunge Taurino - che la nostra scuola d’italiano diventi presto patrocinio del comune, così da poter mettere a disposizione di tutta la comunità questo progetto, potendolo così ampliare e mettere a disposizione anche spazi più grandi per migliorare la qualità dell’apprendimento".
 
Il corso di preparazione all’esame, completamente gratuito, è stato tenuto da delle insegnanti a titolo volontario. Due di loro, Giovanna e Tina, ci hanno rilasciato le loro considerazioni riguardo all’apprendimento delle ragazze ed al loro percorso sostenuto.

“Non è stato difficile approcciare con loro, sono donne in gamba, e la cosa fondamentale è farle socializzare, in modo tale che imparino ad avere una maggiore padronanza dell’italiano. Viste le diversità culturali, il nostro lavoro è stato quello di puntare molto sull’educazione civica, facendo comprendere loro i diritti e doveri che hanno nel nostro Paese, molto diversi rispetto ai loro. Maggiore attenzione - spiegano le insegnanti - è andata verso le ragazze madri, che spesso hanno dovuto portare i loro figli a lezione, ma quest’anno, grazie ad un servizio di babysitting sempre offerto dall’associazione, hanno potuto studiare ed apprendere in tranquillità. L’obbiettivo principale , oltre a farle conseguire il permesso di soggiorno, è stato quello di renderle libere attraverso la conoscenza. Quello che ci spinge a fare questo a livello volontario è sicuramente il rapporto che si crea e l’affetto che riceviamo.”
 
Infine, prima dell’esame, è intervenuta l’assessore alla cultura ed alle pari opportunità Arcangelo Galluzzo che, dopo aver interagito singolarmente con ognuna delle donne, ha sottolineato il grado di accoglienza che ha e che ha avuto Fiumicino in questi anni. invitando le alunne a visitare Villa Guglielmi.
 

 
 
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Pubblicato in Cronaca