Fiumicino, accolti questa mattina 52 profughi siriani giunti dal Libano

Martedì, 04 Luglio 2017 17:15

Autore: Matteo Fasano

Tra i profughi 34 bambini, tra cui una di loro gravemente malata

di Dario Nottola
 
Dopo i 125 profughi siriani giunti in Italia lo scorso aprile questa mattina sono  sbarcati all'aeroporto di Fiumicino altri 52 profughi siriani dal Libano, grazie ai corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese. Tra i profughi 34 bambini, tra cui una di loro gravemente malata e che verrà operata a Torino per un trapianto al rene.
 
Poco dopo lo sbarco dal volo Alitalia, atterrato intorno alle 7, sono scattate le consuete procedure di accoglienza per i migranti, che sono stati accompagnati dalla Polizia di Frontiera in un'area dello scalo predisposta appositamente per effettuare il disbrigo delle pratiche individuali, tra cui l'identificazione anche con il riscontro delle impronte digitali. Quindi seguirà la fase di smistamento per l'affidamento ai centri di accoglienza e alle famiglie, già individuati in varie parti d'Italia, per avviare il reinsediamento e l'integrazione.
 
Ad accogliere i profughi nello scalo romano fra gli altri, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, Manuela Vinay, in rappresentanza delle Chiese protestanti italiane e Mario Giro, viceministro degli Esteri, alcuni esponenti del ministero dell'Interno.
 
"Quello dei corridoi umanitari è ormai un modello che l'Italia ha esportato, lo abbiamo detto tante volte - ha sottolineato Giro - Domani, peraltro, a Parigi arriveranno i primi corridoi umanitari francesi e presto anche altri Paesi lo adotteranno: non c'è quindi il silenzio un pò ipocrita che alcune volte vediamo nelle riunioni europee, con le domande senza le risposte, ma c'è anche qualcosa che si muove grazie anche all'impegno della società civile".
 
Appena entrati nel terminal riservato all'accoglienza dei profughi, tutti i bambini, con lo striscione ben visibile portato da loro con sopra la scritta "Benvenuti in Italia", hanno urlato con slanci di gioia "Evviva l'Italia". Al loro arrivo, invece, le donne presenti hanno ricevuto un omaggio floreale.
 
"Sono dell'idea che questo problema si può risolvere - ha aggiunto Giro, ringraziando tutti coloro che si sono attivati per consentire l'arrivo dei profughi, dalla Polizia alla società di gestione Aeroporti di Roma - mettendo insieme le energie migliori delle istituzioni e della società civile".
 
"Rivolgendomi all'opinione pubblica italiana voglio dire che non c'è, dunque, solo la polemica, la paura, la rabbia ed i problemi - ha concluso il viceministro degli Esteri, Mario Giro - ma ci sono anche i volti di questi bambini che ci rassicurano e ci dimostrano che si possono fare le cose con la ragionevolezza dell'accoglienza, senza avere nessun tipo di problema".
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca