Caos Focene. Severini: "Ci vuole condivisione nelle scelte"

Martedì, 24 Giugno 2014 18:28

Autore: Matteo Fasano

L'Associazione Crescere Insieme chiede al sindaco la condivisione delle decisioni con comitati e associazioni

"Quanto accaduto a Focene è la controprova, semmai ce ne fosse bisogno, di quello che andiamo dicendo da mesi: sulle decisioni ci vuole condivisione, vanno coinvolti comitati e associazioni che ben conoscono il territorio e possono dare il loro contributo per evitare possibili giri a vuoto" lo dichiara il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini.
 
"Se sulla nuova viabilità si fosse creato un tavolo, i problemi sarebbero emersi in quella sede e soprattutto associazioni e comitati si sarebbero adoperate per informare preventivamente la cittadinanza che si è trovata invece la decisione calata dall’alto e soprattutto tra capo e collo - ribadisce Severini - le consulte? L’abbiamo già detto, tematiche non funzionano. Servono invece dei tavoli programmatici periodici divisi per località con i quali mettere sul tavolo problemi e soluzioni. Scopiazzare e tentare di mettere continuamente la famosa pezza non serve a nulla, i nodi poi vengono al pettine".
 
"A Passoscuro per combattere gli accampamenti abusivi sulle spiagge sono stati proposti i new jersey, un sistema semplice - spiega il presidente dell’associazione Crescere Insieme - per bloccare il passaggio di macchine e furgoni. L’amministrazione è subito corsa ai ripari installandoli: ben venga. Ma se avessero chiesto suggerimenti, se avessero convocato le associazioni magari lì, in quella sede, si sarebbero accorti che serve presidiare quei new jersey, perché oltre al deterrente servono controlli. E infatti questa mattina l’accampamento è tornato. I new jersey sono stati spostati come si può vedere dalle foto scattate dall’associazione Passoscuro nel Web, e gli abusivi tranquilli a dormire sulle spiagge, per ora ancora all’interno dei furgoni, da domani chi lo sa".
 
"Idem per la storia del verde ad Aranova: non può essere sempre una corsa a chi 'è più bravo' - sostiene Severini - noi solleviamo un problema non perché ci piace mettere in ridicolo qualcuno ma perché è compito delle associazioni segnalare i problemi, altrimenti non si chiamerebbero più associazioni cittadine ma leccapiedi dell’amministrazione. Ripeto: sul verde non si può fare ogni volta una corsa, chi segnala e chi corre a mettere una pezza. Non può essere una gara a chi è più bravo. Se ci fossero dei tavoli potremmo esporre lì i problemi senza doverli ogni volta far emergere attraverso inutili protocolli o i media che svolgono un grandissimo lavoro di collante. Per far andare le cose basterebbe davvero mettere in atto quella rivoluzione di cui Montino si era fatto fautore: la condivisione delle decisioni. Fino a oggi purtroppo non è stato così. Noi abbiamo sempre comunicato la nostra disponibilità a collaborare per un semplice motivo: prevenire è sempre meglio che curare".
 
 
 
 
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