Aeroporto. Presentata la Business City, un'infrastruttura di 91mila metri quadrati, progettata e realizzata da Adr

Mercoledì, 23 Maggio 2018 18:36

Autore: Matteo Fasano

Montino: "Serve tavolo interistituzionale per risolvere la questione dei collegamenti di accesso

di Valentina Fiordalice

Sette edifici, 91mila mq integrati con 41 mq di aree verdi, distretto aperto 24h su 24, 7 gg su 7 con spazi dedicati a startup e incubatori di impresa. Questi i numeri più importanti della nuova Business City dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino. Il progetto è stato presentato questa mattina all'interno dell'aeroporto di Fiumicino alla presenza dell’amministratore delegato di Adr Ugo de Carolis, dell’Ad del gruppo Atlantia Giovanni Castellucci, del Presidente di Enac Vito Riggio e dei sindaci di Roma e Fiumicino Virginia Raggi ed Esterino Montino. Si tratta di una infrastruttura da 190 milioni per 91mila metri quadrati, progettata e realizzata da Aeroporti di Roma.
 
Punto di forza del distretto sarà un grande centro congressuale di 1.300 con posti per convegni ed eventi giornalieri e pluri-giornalieri che, unitamente alla costruzione di due nuovi alberghi, consentirà di creare a Roma un nuovo standard di riferimento nel mercato convegnistico nazionale. Nella “city” saranno, inoltre, presenti numerosi servizi generali, come, ad esempio, i front-office di servizi pubblici e privati di tipo turistico e assicurativo. E ancora: business lounge, uffici consolari e di ambasciata, un centro medico, attività di retail e un supermarket, così da offrire ogni tipo di comfort agli utenti. Secondo le analisi realizzate dal Gruppo Clas, società specializzata nella ricerca scientifica connessa allo sviluppo del territorio, la Business City, una volta entrata a regime, sarà in grado di occupare in modo diretto circa 5.300 lavoratori, a cui si aggiungerà l’occupazione indiretta e l’indotto, per un totale di 23.500 impiegati complessivi.
 
Per Adr, che l’ha progettata, cambierà il volto dell’aeroporto di Fiumicino. "La struttura non prevede nessun consumo di suolo. La Business City sarà realizzata – spiega l’Ad di Adr Ugo de Carolis - riqualificando aree industriali preesistenti. Le demolizioni e le opere propedeutiche inizieranno già nei prossimi mesi. I primi 4 edifici del distretto saranno disponibili a cavallo tra il 2022 e il 2023, i rimanenti 3 apriranno nel 2024. Saranno in questo modo realizzati circa 91.000 mq di superficie utile, nel rispetto dei più avanzati parametri internazionali di sostenibilità".
 
Il Presidente di Enac ha sottolineato la necessità degli investimenti privati e l’opportunità di avere alle porte della Capitale un luogo unico come la Business City. "Ora si tratta di trasformare questa porta del paese in luogo dove le persone si possono incontrare e lavorare. Fiumicino – spiega Vito Riggio - fino ad ora, era uno dei pochi aeroporti a non avere una infrastruttura simile. Fondamentale sarà collegare meglio la Capitale e portare anche ad investire sulle ferrovie e sul raddoppio dell’autostrada da e per Roma. Anche le amministrazioni devono avere un occhio più orientato allo sviluppo".
 
"Si tratta di un progetto che rende lo scalo maggiormente attrattivo – ha affermato la sindaca di Roma Virginia Raggi – Fiumicino è la porta di ingresso di Roma e ciò significa avere un bel biglietto da visita. C’è poi tutto il tema delle infrastrutture su cui le amministrazioni pubbliche devono lavorare ancora".
 
Il Sindaco Montino è intervenuto ribadendo la chiara posizione dell’amministrazione comunale da lui diretta sullo sviluppo di Fiumicino sud e sottolineando la necessità di migliorare la situazione esistente sia sul piano dei diritti dei lavoratori sia per gli spostamenti con Roma. "Valuto questo progetto in modo positivo per moltissimi aspetti. A partire dal trend di qualità dell’aeroporto di Fiumicino che migliora dal 2013. Per quando riguarda la posizione dell’amministrazione comunale è quella di non ostacolare nulla ma ostacolare solo ciò che non condividiamo che riguarda l’espansione a nord dell’aeroporto. Il raddoppio non lo vogliamo ma vogliamo lo sviluppo nell’attuale sedime. I passi svolti fino ad ora sono quelli giusti e quelli che anche noi auspicavamo. Rimane la questione del collegamento esterno e l’impatto che ha una infrastruttura di questa natura con la città di Roma e di Fiumicino. Occorre mettere mano sulla rete ferroviaria. Occorre avviare anche un tavolo  interistituzionale per il sistema infrastrutturale che abbiamo intorno. E’ fondamentale anche l’occhio sul bacino occupazionale.  Con questa infrastruttura arriviamo a oltre 50 mila persone perciò si devono avere regole precise. Serve una svolta, non si possono creare poli come questi e avere contratti precari a pochi mesi per i lavoratori. Su questo – conclude Montino -  il comune di Fiumicino sarà attento e presente".
 
 
 
 
 
 
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