"Sport, luci e ombre": contrastiamo ogni forma di bullismo e violenza

Martedì, 06 Dicembre 2022 15:40

Autore: Fiumicino-Online

Soltanto tramite la conoscenza si potrà parlare di prevenzione perchè chi è colpevole non resti impunito

di Alessandra Zauli
 
Ieri sera, presso l’Hotel Isola Sacra, si è svolto il convegno “Sport luci e ombre” organizzato dall'Assessorato allo sport del Comune di Fiumicino, dalla Biblioteca Gino Pallotta e dal Rotary Club Fiumicino Portus Augusti, per parlare della parte più nascosta e meno conosciuta dello sport.
 
Hanno preso parte all’evento, tra gli altri, la Dott.ssa Marina Pallotta, Vicepresidente della Biblioteca “Gino Pallotta” di Fregene, la Dott.ssa Daniela Simonetti, giornalista sportiva, autrice del libro “Impunità di gregge, bugie ed omertà nel mondo dello sport”, la Dott.ssa Silvia Ciocca, psicologa clinica e psicologa dello sport, esperta di diritto del minore, Coop. Sociale Mo.Bi.Di., la Prof.ssa Antonella Maucioni, garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Fiumicino, la Dott.ssa Catia Fierli Vice presidente rotary club Fiumicino Portus Augusti, Paolo Calicchio Assessore allo Sport del Comune di Fiumicino e il Vice Sindaco di Fiumicino Ezio Di Genesio Pagliuca che ha sottolineato l’importanza dello sport vissuto in modo sano ed etico, rimarcando l’impegno dell’amministrazione nel valorizzare, incrementare gli spazi idonei allo sport che riveste un ruolo sociale di notevole importanza e fondamentale per ciascuno di noi, ricordando che si sta provvedendo alla sistemazione, tra gli altri, del Palazzetto dello sport “Mirko Fersini” che ormai versa in condizioni precarie.
 
Il tutto è stato moderato dal giornalista Marco Bernardi, che ha introdotto l’argomento abbastanza spinoso del quale si è discusso.
 
Attraverso l’intervento dei partecipanti, soprattutto della Dott.ssa Daniela Simonetti, giornalista sportiva, autrice del libro “Impunità di gregge, bugie ed omertà nel mondo dello sport”, abbiamo conosciuto un’altra faccia della stessa medaglia. Allo sport delle vetrine, dei social, dei giornali, della ribalta della tv corrisponde purtroppo un lato oscuro dello stesso, del quale non si parla, non si vuole parlare, si preferisce non parlare, si fa finta che non esista.
 
In questo ultimo periodo, finalmente, questo muro ha subito una crepa, si è parlato della ginnasta che ha denunciato vessazioni da parte dell’allenatore, abbiamo scoperto, che esiste un mondo mostruoso ed agghiacciante. Lei, purtroppo però, non è altro che la punta di un iceberg di omertà, silenzio, paura.
 
La Dott.ssa Simonetti ha raccontato episodi di vessazioni, costrizioni, di pestaggi, di violenza fisica, psicologica e sessuale. Ha parlato di quanto i numeri degli atleti coinvolti sia elevato, inimmaginabile, di quanto si tenda a sminuire, sorvolare, non credere a tutto questo. Ci sono reticenza e voglia di non vedere nel mondo dello sport. Ma non dobbiamo dimenticare l’importanza di questo anche a livello educativo e sociale, e così scopriamo che, per esempio, i collaboratori sportivi, quando sono assunti, non devono presentare il certificato dei carichi pendenti, ed allora immaginiamo che le persone, più vicine ai nostri figli, non sono controllati e, a volte, possono rivelarsi dei mostri che li danneggiano per sempre.
 
Chi commette questo tipo di abusi non commette un atto educativo, un atto di goliardia, come più volte sono stati fatti passare, commette un reato (non un eccesso di metodo educativo) che, come tale, dovrebbe essere considerato e di conseguenza punito. È compito di ognuno di noi ascoltare chi trova il coraggio di denunciare, fare nostro quell’ascolto ed intervenire.
 
L’amore per lo sport deve essere salvaguardato, perché eliminando questo marciume si potrà tornare a quello che rimane lo SPORT maiuscolo, fondato sull’etica, il coraggio e la sana competizione.
 
Sono stati letti dei passaggi tratti dal libro “Impunità di gregge, bugie ed omertà nel mondo dello sport”, libro nel quale si affrontano in modo scrupoloso, preciso e puntuale il bullismo e la violenza all’interno del mondo dello sport, scritto dopo aver faticosamente raccolto migliaia di documenti. Un passaggio particolarmente crudo e toccante quello nel quale viene raccontato di un pestaggio subito, anni fa, da un ragazzo di Fiumicino, atleta della società Fiumicino Rugby, per il quale sono stati condannati due allenatori e la fidanzata di uno dei due che scattava foto nel mentre. Condanna però troppo blanda per la gravità del reato commesso ed è per questo che bisogna coinvolgere enti come la FIGC (che ha una sezione dedicata a questo argomento), la FIFA che sta iniziando ad interessarsi e sembra intenzionata a portare alla luce lo squallore di questo mondo sommerso, le varie federazioni di tutti gli altri sport, tutti noi.
 
Chi denuncia deve potersi sentire creduto, protetto, capito e supportato, altrimenti, come accade ora, si viene isolati, si è vittima, oltre che di violenza, anche di morte sportiva e contro questo dobbiamo batterci con tutte le nostre forze.
 
Soltanto tramite la conoscenza si potrà parlare di prevenzione. La conoscenza è un seme che ieri sera è stato gettato, sperando possa germogliare e crescere e creare un tessuto sociale che dia il giusto valore alla cosa e non permetta più che chi commette atti di violenza o bullismo resti impunito.
 
 
 
 
 
 
Vota questo articolo
(1 Vota)
Pubblicato in Cronaca
Etichettato sotto