Regionali, il vescovo Gianrico Ruzza, lancia un appello ai candidati

Lunedì, 06 Febbraio 2023 13:11

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"Qualunque sia l'esito l'augurio è che gli eletti promuovano e difendano la persona in ogni momento della vita con riguardo particolare ai più fragili"

di Dario Nottola

In vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio prossimi, il presidente della Commissione per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza episcopale del Lazio, il vescovo Gianrico Ruzza, lancia un appello ai candidati alla presidenza chiedendo di "superare le barriere ideologiche per una condivisione costruttiva per promuovere la persona in ogni momento della vita, con riguardo particolare ai più fragili".
 
"Oggi più che mai vanno superate barriere ideologiche per una condivisione costruttiva su temi che non possono essere più relegati a una parte o un'altra, ma che hanno un'urgenza civica trasversale, fanno cioè parte della realizzazione del bene comune. Qualunque sia l'esito elettorale l'augurio è che gli eletti promuovano e difendano la persona in ogni momento della vita, con riguardo particolare ai più fragili", è il messaggio ai candidati alla presidenza della Regione Lazio espresso dal vescovo, titolare delle diocesi di Civitavecchia e Porto e Santa Rufina.
 
"Partire dall'emergenza educativa che richiede lo sforzo deciso per custodire gli adolescenti dai molteplici rischi di dipendenza, quali stupefacenti e gioco d'azzardo. Si tratta infatti - sottolinea - di condizioni che aggravano il crescente rischio di marginalità sociale con l'incremento dei disagi psicologici e psichici, osservati nei ragazzi, oltre che negli adulti. A tutto ciò si aggiunge il fatto che sulle famiglie, affaticate dalle difficoltà economiche e dalla crisi energetica, incombe il problema della stabilità lavorativa che blocca i progetti famigliari dei più giovani. Anche l'integrazione delle persone provenienti da altri paesi richiede percorsi che consolidino l'appartenenza sociale di chi qui cerca un futuro".
 
Infine, fa notare il presule, "Non va dimenticata la condizione degli anziani, spesso soli e malati".
 
 
 
 
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