Piano triennale occupazione: Ugl non ammessa al tavolo di concertazione

Mercoledì, 03 Agosto 2011 15:02

Autore: Matteo Fasano

De Vecchis:"grave autogol dell’amministrazione"
“Un atto grave, senza precedenti, che colpisce una sigla sindacale guidata fino a qualche mese fa dall’attuale presidente della Regione Lazio Renata Polverini, e annulla in un sol colpo 60 anni di democrazia, cancellando quei valori di confronto e democrazia scritti nella nostra carta costituzionale”. Così il consigliere comunale del Pdl, William De Vecchis commenta “il deprecabile atteggiamento che ha portato oggi la sigla sindacale Ugl scuole e politiche amministrative a non essere ammessa al tavolo tecnico tra amministrazione e sigle del territorio”.
“Mi chiedo come sia possibile che a una sigla sindacale come l’Ugl - sottolinea De Vecchis - sia stato impedito di partecipare ad una riunione sindacale locale su un tema importante come il piano triennale occupazionale. Un gesto, soprattutto alla luce dell’ok arrivato dalla stessa amministrazione comunale qualche giorno prima, che lascia sgomenti. Si tratta di un autogol dei dirigenti che lavorano all’interno di questa amministrazione, i quali continuano a prendere decisioni personali nascondendosi dietro cavillosità tecniche e perpetrando quella tecnocrazia che auspico venga al più presto estirpata dal sindaco Canapini. In un momento dove le parti sociali invocano la partecipazione al rilancio nazionale - spiega De Vecchis - questo atteggiamento anti-democratico rischia di incrinare un lungo lavoro svolto con coerenza e senso di responsabilità da tutte le sigle sindacali. Mi appello a loro affinché questo gesto sia stigmatizzato e venga garantito nel futuro il libero e democratico confronto tra le parti”.
Duro anche il commento di Marco Marini, segretario regionale del Lazio Ugl. “Alla sigla sindacale Ugl è stato oggi (mercoledì 3 agosto) impedito di partecipare a una riunione sindacale locale con motivazioni fuori da ogni logica. Accusare l’Ugl di non aver aderito al contratto collettivo locale significa tagliare fuori dalla concertazione migliaia di lavoratori che aderiscono al nostro sindacato. È la prima volta che in tanti anni accade una cosa del genere nel Lazio. Questo atteggiamento di chiusura è incompressibile e del tutto immotivato. La nostra presenza era stata richiesta da alcune nostre iscritte, dipendenti del comune, e anticipata all’amministrazione comunale attraverso una lettera. Cosa poi ratificata dalla stessa amministrazione comunale con tanto di lettera di ritorno a firma del dirigente preposto. Per senso di responsabilità abbiamo deciso di non provocare polemiche e non partecipare all’incontro, lasciando che la riunione si svolgesse senza scossoni o strascichi per il bene dei lavoratori. Auspichiamo però che dopo questo spiacevole episodio la sigla sindacale Ugl possa partecipare ai futuri tavoli istituzionali e portare il proprio contributo al miglioramento della vita lavorativa dei cittadini di Fiumicino”.
 
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca