Parco Leonardo, Valvo: "Basta con la politica dei consensi"

Domenica, 17 Maggio 2020 15:44

Autore: Rosanna Somma

Lo sfogo del presidente onorario CQPL per le problematiche dell'intero quartiere mai risolte
di Rosanna Somma
 
Mario Valvo, presidente onorario del CQPL (Comitato Quartiere Parco Leonardo), deluso da una rappresentazione del quartiere che, a suo dire, non rende giustizia, usa parole forti e disilluse a difesa della grande area residenziale nella quale vivono circa 6mila persone. Un quartiere che presenta delle problematiche che i cittadini cercano di portare costantemente all'attenzione dell'Amministrazione.
 
A far scattare lo sfogo del presidente onorario del CQPL , alcune dichiarazioni fatte su Parco Leonardo, mal digerite e per le quali, il Presidente onorario, sente la necessità di controbattere.
 
"Dopo tanti anni che mi occupo dei problemi di Parco Leonardo e dopo tante battaglie combattute sui tavoli dell’Amministrazione Comunale e del Gruppo Leonardo Caltagirone, mi sento profondamente offeso - lo dice chiaramente Mario Valvo - come cittadino residente, dalle parole di un politico, riportate dai media, in merito all’avvio dei Lavori per l’attivazione della, tanto richiesta e attesa, Stazione della Polizia Locale".
 
"E’ bene ricordare - spiega Valvo - che già nell’incontro col Sindaco del 19 settembre del 2016, richiesi, insieme ad altri residenti, l’installazione di un Presidio della Polizia Locale a Parco Leonardo, poiché la densità abitativa del quartiere, la presenza del Centro Commerciale, il notevole flusso di visitatori provenienti dalla Capitale, da Fiumicino Città e dalle località costiere, richiedeva già da allora, e la richiede ancora oggi, la presenza di forze di Polizia per garantire ordine e sicurezza".
 
"In quella sede - prosegue il Presidente onorario - ricordo che la risposta fu 'non se ne parla nemmeno' e venne addotta, a giustificazione di tale perentoria frase, cronica carenza di personale. La stessa richiesta fu portata, parallelamente sempre a partire da quella data, sul tavolo del Gruppo Leonardo Caltagirone, essendo buona parte del Quartiere tutt’ora privata. Va precisato che la zona privata non può essere chiusa, a causa della presenza del Centro Commerciale e di attività commerciali, pertanto, la stessa è un'area privata a prevalente uso pubblico: l’Amministrazione Comunale non può esimersi dal prestare i suoi servizi".
 
"Da allora fino ad oggi - incalza Valvo - la richiesta dell’attivazione di tale Presidio di Polizia è stata formulata più volte e in varie sedi. La posizione dell’Amministrazione, nel frattempo, è mutata: è stata rinnovata la Convenzione ed è stato ceduto dal Gruppo Leonardo Caltagirone al Comune di Fiumicino un locale, considerato da tutti idoneo allo scopo". 
 
"Il tutto - aggiunge il Presidente onorario - con una lentezza esasperante per i residenti. Finalmente il 14 maggio 2020, dopo considerevoli ritardi e col crescere delle proteste, l’Assessore ai Lavori Pubblici ha dichiarato che stanno per iniziare i lavori per allestire i locali che ospiteranno il Presidio della Polizia Locale. Quando? Non si sa. E’ costume dei politici non informare mai la popolazione sulla data di attivazione dei servizi".
 
"Sull’onda di tale dichiarazione - afferma Valvo - lo stesso giorno, un politico dichiara: 'un’ottima notizia per noi che, da sempre, ci battiamo per garantire la sicurezza in una delle zone più a rischio criminalità del territorio'. Lasciando perdere l’indebita appropriazione di merito, questa frase che, proprio ad essere buoni, va catalogata come infelice, è stata, evidentemente, buttata lì da chi dimostra palesemente di non conoscere per nulla la complessa realtà di Parco Leonardo e la reale situazione del quartiere".
 
"Infatti - dice Valvo - gli schiamazzi nella piazza principale, le azioni di giovani, che occupano impropriamente le piazze giocando a pallone o le scale del cinema per riunirsi e amoreggiare, le mini-discariche, create da chi si ostina a non voler fare la differenziata, non sono catalogabili come criminalità. Non nego che ci sia stata qualche rapina al furgone porta valori e, ultimamente, al bancomat della Banca Popolare del Lazio, ma questi fatti avvengono in qualsiasi quartiere e, non per questo, si etichettano queste località come ad alto rischio criminalità".
 
"Questa frase mi ha profondamente indignato - sottolinea il Presidente - perché non rispecchia ciò che Parco Leonardo è nella realtà. Non siamo, con tutto il rispetto, né alle Vele di Scampia né nel Bronx di New York. Spero, che, dopo tale irresponsabile affermazione, non venga in mente ad alcuno di girare qui, a Parco Leonardo, le prossime inquadrature della fiction Gomorra o di un Film di Tarantino. Inoltre, se fossimo 'una delle zone più a rischio di criminalità del territorio' sarebbe inutile la Stazione della Polizia Locale ma, piuttosto, servirebbe quella dei Carabinieri o della Polizia di Stato. Ciò denota anche, da parte del politico in questione, la mancanza di conoscenza dei ruoli delle varie Polizie nazionali".
 
"Senza considerare - ribadisce Valvo - il danno che certe frasi hanno provocato non solo all’immagine e alla reputazione della Località ma anche al valore degli immobili e a tutte le attività commerciali. Ben venga, quindi, la Politica con la 'P' maiuscola, che parla poco e fa, quella che supporta e sostiene per migliorare lo sviluppo e la vivibilità del Quartiere. Per contro, non è più tollerabile la politica con la 'p' minuscola; quella degli slogan, degli annunci mordi e fuggi e della costante ricerca dello share".
 
"A Parco Leonardo - conclude Mario Valvo, presidente onorario del Comitato Quartiere Parco Leonardo - serve solo che: la convenzione sia applicata (si è fatto ben poco), la manutenzione privata o pubblica sia adempiuta (oggi è carente e inadeguata), la sicurezza sia rafforzata (è in ritardo l’attivazione del Presidio della Polizia Locale e del telecontrollo per mezzo dell’integrazione di telecamere pubbliche e private), i servizi consortili siano svolti come da statuto (sono ridotti all’osso), la via Portuense sia riqualificata e rivista la sua viabilità (promesse fatte dall’Amministrazione Comunale e, purtroppo, mai mantenute)".
 
 
 
 
 
 
 
 
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