Dopo una missione internazionale è atterrato questa mattina al Leonardo da Vinci, poco prima delle ore 8, Alvin, il bambino di 11 anni portato dalla Brianza in Siria nel 2014 dalla madre, che poi è morta durante un bombardamento.
E' questa la fine di un incubo per il padre Afrim, che non ha mai smesso di cercare il suo bambino, portato via a soli sei anni dalla moglie Valbona nel dicembre del 2014, decisa a unirsi alle fila dell’Isis. Trascinato in Siria, cresciuto nei campi di addestramento utili per la jihad, ribattezzato "Yusuf", infine orfano e dopo la morte della madre durante un bombardamento, finito nel campo profughi di Al Hol, nel territorio curdo-siriano.
Nelle prossime ore il piccolo Alvin raggiungerà il piccolo paese della Brianza dove è nato e cresciuto, dove ancora vivono il suo papà e le due sorelle più grandi.
Questo importante risultato è stato raggiunto dopo una importante missione di cooperazione internazionale, che è riuscita a restituirlo alla sua famiglia.
L’operazione, ha visto in azione lo Scip, il servizio interforze di Polizia, e il Ros, raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri, con la collaborazione del consolato albanese, della Croce Rossa Italiana e degli operatori della Mezzaluna Rossa.