Conclusa l'operazione "reti fantasma" nell'area marina protetta di Tor Paterno

Venerdì, 24 Settembre 2021 20:36

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Guardia Costiera, Marevivo, RomaNatura, AMA e le imprese del diving amatoriale insieme nella lotta alle plastiche in mare

di Dario Nottola
 
Nelle vicinanze dell'Area marina protetta di Tor Paterno, a largo di Ostia, si è conclusa oggi l'operazione di rimozione di 300 metri di cosiddette "reti fantasma", che coprivano un relitto aereo a 25 metri in fondo  al mare.
 
In campo Guardia Costiera, Marevivo, Romanatura, Ama Roma e le imprese del diving del porto turistico di Roma, insieme nella lotta alle plastiche in mare.
 
L'iniziativa è partita dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, di concerto con il Reparto Ambientale Marino, per la campagna di bonifica dalle cosiddette “reti fantasma”.
 
L’iniziativa ha visto l’impiego del 2° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Napoli, di 4 unità navali della Capitaneria di porto di Roma e di personale della Delegazione di spiaggia di Ostia, sotto il coordinamento della Direzione Marittima del Lazio.
 
Il relitto è stato già ispezionato dagli operatori della Guardia Costiera alla fine dello scorso mese di giugno, a seguito delle informazioni che la Capitaneria di Porto di Roma ha acquisito, dal diving “Blue Marlin diving center” di Ostia, a cui si deve l’individuazione, all’inizio di quest’anno, del relitto dell’aereo, completamente ricoperto di reti.
 
Le reti da pesca recuperate, attraverso con l’ Ama, saranno smaltite secondo le normative in vigore.
 
Negli ultimi anni il fenomeno delle “reti fantasma” ha assunto dimensioni importanti, quale effetto collaterale delle attività di pesca con l’impiego di attrezzi realizzati in materiale plastico. Accade spesso che queste reti, se non utilizzabili, siano abbandonate volontariamente o perse accidentalmente sul fondo del mare, divenendo un pericolo per la navigazione, oltre a costituire un rifiuto plastico non degradabile, estremamente dannoso per l’ecosistema marino. La consapevolezza dell'importanza della tutela ambientale cresce, tuttavia, anche tra i pescatori come testimoniato da iniziative quali “Fishing for litter” della Regione Lazio in cui il pescatore è, per primo, soggetto attivo dell'azione di recupero delle plastiche in mare.
 
"L'avvio della rimozione della rete consente, in prospettiva, di valorizzare l'area protetta che ha potenzialità attrattive per le immersione ricreative, da effettuare nel pieno rispetto delle regole di sicurezza in mare - sottolinea la guardia costiera - Il supporto di Tor Paterno è dimostrazione dell’importante ruolo dell’Ente Gestore nella proficua interazione con le componenti operative della Guardia Costiera, per le attività di vigilanza assicurate nell’esercizio delle attribuzioni funzionali svolte per il Ministero della Transizione Ecologica. Un'operazione che grazie all'opera della componente​ subacquea della guardia costiera, all'elevata specializzazione degli operatori, ha costruito una filiera della tutela ambientale del mare, che vede un pool di associazioni, enti ed amministrazioni cooperare efficacemente per un fine collettivo che lega i partecipanti dal fondo del mare allo smaltimento del rifiuto".
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Pubblicato in Cronaca