Montino: "Sono rammaricato per la scomparsa dell'amico Guido, imprenditore agricolo unico e parlamentare di prestigio"

Domenica, 29 Settembre 2019 15:31

Autore: Matteo Fasano

Il cordoglio della Città di Fiumicino per la scomparsa di Guido Carandini
di Dario Nottola
 
Fiumicino piange la scomparsa di Guido Carandini, scomparso ieri e di cui si è avuta oggi notizia. Grande imprenditore agricolo, storico dell'economia, saggista, intellettuale e parlamentare del  Pci, per oltre cinque decenni, Carandini, dal 1960 agli anni 2000, Guido, che era nipote dell'illustre Luigi Albertini, direttore del quotidiano Corriere della Sera, è stato prima amministratore della bonifica di Torre in Pietra e successivamente co-proprietario e conduttore della  tenuta di Torre in Pietra-Carandini. Lo definirono "il conte rosso". Ma lui replicò: "Nessuno della nostra generazione di Carandini ha mai  esibito titoli nobiliari".
 
"E' con grande tristezza che ho appreso della scomparsa di un grande amico, un intellettuale sopraffino, un parlamentare di prestigio, oltre  che una figura storica del nostro territorio: Guido Carandini" afferma il sindaco Esterino Montino.
 
Docente universitario, parlamentare del Pci fra il 1976 e il 1982, candidato con il centrosinistra nel 2001, Carandini, il 1 giugno aveva compiuto novant'anni. Nel 1982 si dimise da parlamentare in anticipo sulla scadenza del mandato.
 
"A lui mi ha legato – spiega Montino – una amicizia di lunghissima data. Ne ho sempre ammirato la capacità di trasformare la sua azienda zootecnica in una delle più moderne d'Italia, grazie all'introduzione di tecniche agricole molto avanzate per l'epoca, in particolare  nell'allevamento di bestiame. Ma anche la sua capacità di essere al contempo imprenditore agricolo, fine intellettuale e politico impegnato. Per due legislature è stato onorevole del Partito comunista e prima ancora presidente dell'associazione Romana Allevatori e professore universitario. Una figura di spicco della nostra società, dunque, che ben conosceva e amava il mondo agricolo che ancora oggi è così  rappresentativo del nostro territorio. Desidero porgere ai suoi familiari e amici le mie più profonde condoglianze e quelle dell'Amministrazione che presiedo".
 
Carandini fu quindi anche opinionista sulle colonne di Repubblica ma soprattutto un grande imprenditore agricolo. A 22 anni, mentre completava gli studi in Giurisprudenza, con suo padre sperimentò infatti nuove  procedure, i cui modelli apprendeva viaggiando in Europa e negli Stati Uniti. Ereditata una porzione dell'azienda, Carandini ha messo in  piedi una delle più moderne aziende zootecniche. Fra il 1996 e il 1997 fu attivo nella protesta degli allevatori contro le multe comminate ai produttori di latte, accusati di aver sforato le quote fissate dall'Unione europea.
 
 
 
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Pubblicato in Cronaca
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