Lunedì 4 aprile il comune di Fiumicino compie 30 anni

Venerdì, 01 Aprile 2022 11:32

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35mila abitanti in più dopo il distacco amministrativo da Roma

di Dario Nottola

Lunedi 4 aprile il Comune di Fiumicino spegnerà le sue prime 30 candeline. Ex XIV Circoscrizione di Roma, nato con la legge regionale 25 del 6 marzo 1992, fu istituito ufficialmente il 4 aprile 1992 e sancì il distacco amministrativo dalla Capitale dopo il Referendum consultivo popolare che, domenica 12 novembre 1989, sancì la vittoria del "Si" con 21.208 consensi (il 63,70%) per l'autonomia, dopo una battaglia andata avanti diversi anni, compresi sit in alla Regione e scioperi della fame, sulla spinta di forze politiche e comitati cittadini. Nel 1992 il territorio comunale contava 48mila abitanti; oggi, al 31 dicembre 2021, 83.188 con un incremento di oltre 2500 cittadini a partire dal 2017. In occasione del trentennale, l’amministrazione comunale ha organizzato una tre giorni di iniziative con le scuole.
 
Circa 22mila ettari di superficie, 24 chilometri di costa, tra i comuni più estesi d'Italia, e che ospita 15 località, l'aeroporto Leonardo da Vinci e la Riserva Statale Naturale del litorale romano, area strategica metropolitana, il municipio costiero ha avuto cinque sindaci nella sua ancor giovane storia: il primo, dal 16 febbraio 1993, fu Romeo Esuperanzi, medico di Fregene, seguito dall'unica donna che finora ha ricoperto la carica di primo cittadino, Concetta Marra. Il primo eletto direttamente dai cittadini fu il compianto Giancarlo Bozzetto, il 4 dicembre 1994. Due mandati, poi il 27 maggio 2003 la prima elezione di Mario Canapini, in carica fino al 2013. L'11 giugno 2013 è stato eletto Esterino Montino, riconfermato il 24 giugno 2018 ed attualmente in carica.
 
Per dare, soprattutto ai più giovani, il senso storico e l'atmosfera delle dure battaglie finali, quasi due anni, in Regione che, dopo il referendum popolare, portarono all'autonomia in antitesi alle forze capitoline e regionali che contrastavano l'istanza fiumicinese, ecco cosa scriveva Giancarlo Bozzetto nel suo libro biografico "Il palazzo con l'orologio": "La discussione in consiglio regionale si aprì ai primi di febbraio del '90, la battaglia consiliare fu accesa. Il 7 febbraio le attività di Fiumicino chiusero per circa due ore in segno di protesta ed una affollata e rumorosa delegazione giunse alla Pisana. Malgrado tutto ciò la maggioranza votò per il rinvio. Il 15 febbraio il Campidoglio approvò a maggioranza un Odg con il quale si dichiarava necessario "ogni sforzo per favorire le condizioni che evitino il distacco dall'ambito cittadino di una parte tanto significativa del territorio romano".
 
Il 22 febbraio la mobilitazione fu massiccia: il consigliere circoscrizionale radicale Alberto Torzuoli aveva iniziato uno sciopero della fame di protesta; i compagni Quadrini e Gargano con il rappresentante del Comitato cittadino di Isola Sacra Alvaro Carpaneto si incatenarono davanti all'entrata della Pisana e rischiarono l'arresto. La folta delegazione che entrò nell'aula era intenzionata a non uscire senza l'approvazione della legge".  
 
Dal marzo del '90 ci vorrà poi più di un anno e mezzo perché la Pisana, dove nel frattempo sedeva un nuovo Consiglio regionale eletto a giugno di quell'anno, riprendesse l'esame della legge istitutiva del Comune di Fiumicino. L'11 dicembre 1991 la legge fu riapprovata questa volta ristabilendo i confini della XIV Circoscrizione, quelli su cui era stato svolto il Referendum consultivo. E poi è la storia: il Consiglio regionale approvò la legge, ratificata dal Governo e pubblicata sul Bollettino della Regione Lazio il 6 marzo 1992 con il numero 25. Il 4 aprile nasceva ufficialmente poi il nuovo Comune.
 
 
 
 
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