Le Vignole: i finanzieri scoprono 288 lavoratori sfruttati da società impegnate nel commercio all'ingrosso di bevande

Mercoledì, 24 Aprile 2024 09:41

Autore: Fiumicino-Online

I militari di Fiumicino città denunciano i titolari che da una prima stima sembra abbiano omesso versamenti previdenziali di oltre 6,5 milioni

di Umberto Serenelli
 
I finanzieri della compagnia di Fiumicino città hanno denunciati per il reato di manodopera fraudolente i titolari di due società che operano in zona “Interporto” a Le Vignole.
 
L’operazione “In vino veritas” ha condotto i militari, guidati dal capitano Davide Aquino, con la stretta collaborazione della Direzione di coordinamento metropolitano dell’Inps, a scoprire 288 lavoratori impiegati irregolarmente in magazzino di una società che opera nel territorio del comune di Fiumicino e nel settore del commercio all’ingrosso di bevande.
 
Le Fiamme gialle del Comune tirrenico, coordinate dal Comando provinciale di Roma, hanno scoperto che la maggior parte dei lavoratori sono extracomunitari e quindi ritenuti fragili dal sistema messo in atto da tre società le qauli non pagavano i contributi, per effetto del sistema noto come “scatole cinesi”, e per tale motivo i militari di viale Traiano hanno stimato omissione di versamenti relativi ai contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi pari ad oltre 6,5 milioni.
 
I militari hanno anche verificato che le società erano prive di strutture aziendali e per questo eludevano i versamenti previdenziali in particolare è stata riscontrata la violazione al Contratto collettivo nazionale della categoria. Dalla capillare indagine è anche emerso che alcune maestranze erano state assunte dalle cosiddette società “carteria”, priva di sede legale e di struttura aziendale, costituita ad hoc per addossare oneri fiscali e contributi.

L’attività delle società denunciate permetteva ai titolari di offrire ai clienti le bevande con “sconti” fino al 25% dei costi reali. I rappresentanti legali delle società riuscivano a fare queste vendite a prezzi “stracciari” perché tagliavano dagli stipendi dei dipendenti.
 
 
 

 
 
 
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