Giornata Mondiale delle Api, WWF: una petizione per chiedere l'eliminazione dei pesticidi

Giovedì, 20 Maggio 2021 16:46

Autore: Fiumicino-Online

É importante raggiungere l'obiettivo di 1 milione di firme per fare sentire in Europa la voce dei cittadini che chiedono norme più severe per l'uso dei pesticidi e l'eliminazione delle sostanze chimiche riconosciute dannose per le api e gli altri impollinatori


Si celebra oggi, 20 maggio, la Giornata Mondiale delle Api, istituita nel 2017 in ricordo della data di nascita dello sloveno Anton Jansa, pioniere dell'apicoltura.

Per l'occasione il WWF si mobilita per rilanciare la raccolta delle firme in difesa delle Strategie UE "Farm to Fork" e "Biodiversità 2030" che fissano importanti obiettivi per la conservazione delle api e altri insetti impollinatori, come la riduzione del 50% dei pesticidi, la creazione di aree per la tutela della biodiversità nel 10% delle aree agricole e il 25% di superficie agricola certificata in biologico entro il 2030. Due Strategie oggi sotto attacco da parte delle lobby dell'agrochimica che contestano la transizione ecologica voluta dalla Commissione Europea.

Roma Capitale è tutt'oggi un grande comune agricolo e per continuare ad esserlo ha necessariamente bisogno delle api e di tutti gli altri impollinatori. Il WWF Roma e Area Metropolitana vuole celebrare questa giornata ricordando quanto sia sostanziale il contributo delle Api nella nostra alimentazione, un aiuto prezioso e insostituibile, svolto in silenzio e con meticolosità senza chiedere nulla in cambio se non la forte, importante riduzione dell'uso dei pesticidi in agricoltura.

LA RACCOLTA FIRME
A questa pratica si aggiungono poi le mutazioni climatiche che ormai da decenni l'uomo sta procurando a causa delle emissioni in atmosfera di sostanze dovute a differenti cause.
Per questo motivo in Europa i cittadini si sono fatti parte attiva per raccogliere delle firme su una petizione (clicca qui) che impegni il Consiglio Europeo a limitare nei paesi aderenti l'uso di queste sostanze chimiche pericolose che non fanno bene né all'ambiente né al cibo che noi mangiamo quotidianamente. Si potrà firmare la petizione fino al 30 settembre prossimo al seguente link per la  raccolta delle firme tenendo a portata di mano il proprio documento valido e trascrivendone i dati.

"L'impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla Natura per il benessere umano e per la nostra economia. L'88% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall'impollinazione animale, mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell'industria, quasi l'80% richiede l'impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati. Considerando le sole api selvatiche si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20.000 specie di animali da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa", afferma Franco Ferroni Responsabile Agricoltura & Biodiversità del WWF Italia. "É importante raggiungere l'obiettivo di 1 milione di firme per fare sentire in Europa la voce dei cittadini che chiedono norme più severe per l'uso dei pesticidi e l'eliminazione delle sostanze chimiche riconosciute dannose per le api e gli altri impollinatori, come i tristemente noti neonicotinoidi. Le Strategie europee presentate proprio il 20 maggio dello scorso anno infatti, vanno nella giusta direzione ma vanno difese da chi per propri interessi vorrebbe indebolirle e rendere i loro obiettivi non vincolanti per gli Stati membri".  

Senza le api e gli altri impollinatori (falene, bombi, farfalle ecc.) anche nella Città Metropolitana di Roma Capitale molti cibi non esisterebbero, a meno di andare noi con una matita fiore per fiore a fare il loro lavoro. Neanche il miele e tutto l'indotto che ne consegue farebbero parte della nostra alimentazione. Pensiamo anche ai riflessi che questo comporterebbe per la nostra economia e alle migliaia di posti di lavoro che su questa quotidiana e infaticabile attività degli impollinatori si sono creati producendo reddito. Quello degli apicoltori diventa quindi un ruolo fondamentale che, nell'esercizio della propria attività - professionale oppure amatoriale - svolge di fatto anche una importante funzione di tutela.






Vota questo articolo
(2 Voti)
Pubblicato in Cronaca