Fregene: il Lupin delle auto ha le ore contate

Lunedì, 12 Agosto 2019 16:37

Autore: Fiumicino-Online

La cittadina balneare di nuovo sotto l'incubo dei furti
di Rosanna Sabella
 
Se pensava di farla franca, si sbaglia di grosso. Lui forse non lo sa, ma alcune denunce a suo carico sono già stata emesse e depositate presso il locale Comando dei Carabinieri.
 
Sono circa dieci giorni, infatti, che un ignoto ladro (o "spione", non è ancora chiaro) si aggira indisturbato tra le vie di Fregene. Quel che è certo è che la tipologia di furto è la medesima e ha colpito molte auto. Le vetture vengono aperte - spiega uno degli autori della denuncia - gli effetti personali in esse contenuti sparpagliati alla rinfusa senza una apparente ragione, in quanto, alla prova dei fatti, nulla viene rubato. E allora perché rischiare? Si chiedono in molti. Le vittime di queste misteriose incursioni notturne nelle auto parcheggiate lungo i viali e le viuzze della nota cittadina balneare, sono diverse. E tutte, a turno, si sono recate nel vicino commissariato per denunciare l'ennesimo episodio di effrazione della propria autovettura. In tutti i casi le automobili erano chiuse. Quindi è certo che l'uomo (ma forse non si tratta di una sola persona) prima di accedere all'abitacolo, forza le serrature. O utilizza uno strumento di scasso, in alcune occasioni. In altre, approfitta dei finestrini spesso lasciati socchiusi per il caldo eccessivo anche la notte. Anche se, si legge in uno dei numerosi post pubblicati sull'argomento negli ultimi due giorni, non appare, lo strano ladro, astuto come Lupin.
 
Facile per chiunque, in questa situazione, infilare un braccio e far scattare la chiusura interna.
 
Il fatto ancor più preoccupante - secondo alcune testimonianze - è che pare che il nostro pseudo-Lupin nella macchina di turno ci si addormenti.
 
Insomma, il consiglio rivolto da una delle vittime del blitz, è quello intanto di tenere sotto controllo le proprie auto assicurandosi che i finestrini siano ben chiusi. E le portiere assicurate con il telecomando. Anche perché tutto fa pensare ad una catena di effrazioni dettate dal desiderio di appropriarsi di dati sensibili ai fini della commercializzazione di auto rubate. Lo confermerebbe la manomissione di alcune cartelle porta-documenti, che normalmente i conducenti custodiscono nel cruscotto della propria autovettura. Ma anche naturalmente tutto ciò che si riferisce al proprietario dell'auto, compresa la residenza e tutto ciò che concerene la sfera intima della persona e del suo nucleo familiare viene messo a rischio.
 
L'ultimo dettaglio poi, quello dei pacchetti di fazzoletti di carta e delle salviettine umidificate trovati aperti farebbe pensare - a questo punto - più che ad un maniaco che usa le auto come riparo per le sue perversioni (come qualcuno aveva inizialmente ipotizzato) - ad un modo un pò rudimentale di cancellare le proprie impronte.
 
 
 
 
 
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