Fiumicino, spunta una nuova antenna telefonica nell'area della vecchia centrale Enel

Venerdì, 21 Gennaio 2022 18:43

Autore: Fiumicino-Online

D'Intino e Poggio: "Abbiamo presentato al sindaco un’interrogazione per trovare un sito alternativo lontano da luoghi sensibili"

"Una nuova antenna carrabile per la telefonia è apparsa nei giorni scorsi all’interno dell’area della ex centrale Enel di via del Faro. Allo stato attuale risulterebbe essere un’antenna provvisoria installata per sostituire quella rimossa dal tetto del vecchio palazzo della Telecom di via Giuseppe Bignami, così da non lasciare 'scoperto' quel quadrante di città" lo dichiarano Vincenzo D'Intino e Federica Poggio della Lega-Salvini Premier.
 
"Tuttavia non possiamo ignorare - evidenziano - che il dibattito, in seno al mondo scientifico, sulle ripercussioni che i campi elettromagnetici, soprattutto quelli relativi alla tecnologia denominata '5G', rimane sempre acceso e di stringente attualità".
 
"Al tal proposito - proseguono - non sappiamo se l’impianto in questione disponga di tecnologia 5G ma, nonostante la normativa nazionale abbia subìto ultimamente delle sostanziali modifiche che di fatto restringono, quasi eliminandole, le possibilità per i Comuni, di normare l’installazione delle antenne di telefonia, ci preme sottolineare che la nostra amministrazione si è dotata di un apposito regolamento che prevede, tra le altre cose, una distanza minima di 150 metri tra queste e i luoghi definiti sensibili. Nella fattispecie ci teniamo a sottolineare che la nuova antenna è situata negli imminenti pressi di un asilo nido, di un plesso scolastico, di un impianto sportivo e del parco di Villa Guglielmi, tutti luoghi, appunto, sensibili”.
 
"Per questo motivo, pur comprendendo le difficoltà del caso, abbiamo presentato al sindaco un’interrogazione nella quale chiediamo di intervenire presso il gestore innanzitutto per capire se parliamo di '5G' oppure no, per sapere se la trattativa commerciale è avvenuta esclusivamente tra privati e soprattutto per verificare la possibilità di trovare un sito alternativo lontano da luoghi sensibili. Crediamo che, anche questa volta, le nostre richieste siano si puro buonsenso e non mera strumentalizzazione politica" concludono Vincenzo D'Intino e Federica Poggio.
 
 
 
 
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