Sos aiuole e banchine del porto. Parte seconda. Dopo il risultato solo parziale ottenuto nell' aver sollevato la problematica della cura delle aiuole della Darsena portuale (stupisce che, per competenze diverse, si sia potuto bonificare le erbacce alte e le sterpaglie solo nel tratto dinanzi l'edicola e la banca e non i 300 metri di aiuola centrale lato circolo velico, per intendersi), è doveroso segnalare la situazione che penalizza il decoro lungo le banchine del porto canale.
Il tratto sud vicino la passerella pedonale e la ciclabile riserva una "cartolina" di erbacce alte e sedimentate da tempo lungo i cigli e proprio a ridosso della struttura mobile sul Tevere. Non va meglio sul lato opposto, soprattutto vicino proprio alla passerella pedonale e vicino al chiosco della pescheria, tra erbacce, cespugli e sterpaglie gialle.
Stride con il lavoro vicino di restyling e cura del verde su via Torre Clementina. Ribadiamo il concetto e l'alert: se le zone "cartolina" della città vengono trascurate, in piena stagione ormai balneare e turistica, con eventi culturali e ricreativi alle porte, ed al cospetto, quadro mai visto negli ultimi anni, di tanti stranieri che frequentano ora la città, in che condizioni potranno allora essere le zone più periferiche, nascoste e meno in evidenza del territorio?
Per non parlare della situazione di piazzale Molinari (ex Mediterraneo) dove cumuli ingenti di sabbia sono stati rimossi (da chi?) solo su un lato, quelli fronte piazzola elisoccorso, e rimangono invece da mesi in "bella mostra dall' altro versante del maxi parcheggione. È necessario non correre sempre ai ripari, ormai e dietro sollecitazione, seppur le squadre di pronto decoro corrano da una parte e l'altra del vasto territorio e facciano un buon lavoro: bisogna pianificare e giocare d'anticipo per dare una visione organica di decoro su aiuole, rotonde, banchine, lungomari, parchi, strade, marciapiedi, etc.
Tornando alla situazione della Darsena e delle banchine portuali: chi di autorità è necessario intervenga, senza balletti e rimandi di competenza tra assessorati o altri enti istituzionali.