Fiumicino, rientro a scuola: quattro bimbi della scuola elementare Grassi esclusi dalle lezioni

Martedì, 15 Settembre 2020 19:48

Autore: Rosanna Somma

La denuncia arriva dagli stessi genitori dei piccoli, che, da quanto spiegano "si sono visti rifiutare la possibilità di entrare in classe a seguito della mancata firma sul Patto di Corresponsabilità"

 


Quattro bimbi, tra i sette ed i dieci anni, che frequentano la scuola elementare G.B.Grassi di Fiumicino (plesso di via della Scafa), sono stati esclusi dalle lezioni, dovendosene ritornare a casa.

 

La denuncia arriva dagli stessi genitori dei piccoli, che, da quanto spiegano "si sono visti rifiutare la possibilità di entrare in classe a seguito della mancata firma sul Patto di Corresponsabilità".

 

In realtà, anche se quest'anno se ne sente maggiormente parlare in quanto contiene norme studiate per minimizzare il rischio di diffusione del Covid-19 all'interno degli istituti scolastici, il Patto Educativo di Corresponsabilità è già prescritto dal D.P.R. n. 249 del 1998, noto come "Statuto delle Studentesse e degli Studenti". Esso è nato per affermare e diffondere la cultura dei diritti e dei doveri fra gli studenti, i docenti e tutto il personale delle Istituzioni scolastiche.

 

"Noi non contestiamo ciò che è stato deciso dalla Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in accordo con i Sindacati - spiega una delle mamme - ma ci rifiutiamo di accettare una postilla che la nostra Dirigente scolastica ha deciso di aggiungere ad integrazione di quanto deciso e normato all'interno del Patto".

 

Nella postilla, approvata dal Consiglio d'Istituto, si legge che al mostrarsi dei sintomi "in via precauzionale, si procederà in tutti i casi all'applicazione della procedura descritta: il DS segnalerà al presidio Asl di riferimento, indicando il nominativo del soggetto sospetto".

 

"Noi contestiamo proprio questo - spiega la mamma - non compete al Dirigente scolastico segnalare i dati del bambino alla ASL. Tale postilla, aggiunta dall'Istituto in data sette settembre, ad integrazione del Patto di corresponsabilità, rappresenta una forma di azione coercitiva, attraverso la quale vengono elusi i diritti dei genitori ed esclusi ben quattro bambini dall'istruzione obbligatoria, come previsto dalla Costituzione italiana”.

 

“Inoltre - incalza il genitore - non compete al Dirigente trasmettere i dati di minori alla ASL: è, a tutti gli effetti, una violazione della privacy. Pretendiamo che i nostri figli possano entrare in classe, come tutti gli altri bimbi. Insieme agli altri genitori dei minori coinvolti - conclude la mamma - abbiamo appena fatto un esposto ai Carabinieri e, se ciò non dovesse bastare, procederemo per vie legali".

Vota questo articolo
(5 Voti)
Pubblicato in Cronaca