FASE2, IL GRIDO DISPERATO DEI GIOSTRAI: "FATECI APRIRE"

Domenica, 17 Maggio 2020 20:00

Autore: Rosanna Somma

Una categoria ormai in ginocchio, che rimane sospesa da più di due mesi e che rischia di portare alla chiusura di molti luna park

Un grido disperato è quello che arriva da una categoria rimasta ai margini dei provvedimenti per le riaperture delle attività nella fase2 Covid-19.

I giostrai, che con i loro sorrisi accolgono i bimbi nel loro magico mondo fatto di colori, musica, macchinine fantastiche ed attrazioni sulle quali i bimbi saltano dall'una all'altra, gustando odori e sapori di caramelle e zucchero filato.

 

Ma né i giostrai e né i bimbi possono ancora tornare a sorridere.

La decisione di riaprire le attività di pubblico servizio prevista dal Governo per la fase2 non ha coinvolto questo settore, che rimane ancora nel silenzio e con le luci e la musica spenta, sospeso in un tempo congelato.

Le macchinine rimarranno ancora ferme, ma i giostrai non ce la fanno più: l'unica cosa che per loro non si ferma sono le incombenze economiche ed i dipendenti che attendono di tornare a lavorare. 

 

Tanti sono gli appelli accorati, da tutta Italia, da parte del settore. Una categoria ormai in ginocchio, che rimane sospesa da più di due mesi e che rischia di portare alla chiusura di molti luna park, in via definitiva, se non si agisce immediatamente. 

 

"Ieri sera ho aspettato che Conte parlasse - è lo sfogo di Remo Masci, giostraio storico dell'omonimo parco di attrazioni di Ostia - ho sperato nella riapertura, non lo ha fatto: noi non possiamo aspettare ancora. Siamo andati a pulire e sanificare, ma niente. In casa siamo in nove, tra figli e nipoti. E poi ci sono gli operai. Non possiamo più aspettare, è finita".

Con le lacrime agli occhi, il signor Remo affida il suo sfogo con un video postato su Facebook (clicca qui), che nel giro di poche ore è stato condiviso da migliaia di persone e, soprattutto, da quelle famiglie che hanno passato intere giornate insieme ai loro bimbi fra le giostre Masci. Uno sfogo in cui, il signor Remo, non si capacita sul silenzio del Governo.

 

"I luna park sono all'aperto - incalza Remo nel video - il mio è un parco di 2000 mila mq.Perché non ci nominate? Al 15 giugno noi non ci arriviamo".

"Dalle Istituzioni era arrivata la promessa di farci aprire insieme agli stabilimenti balneari, ma così non è stato", a parlare è Ginetto Puglie', presidente nazionale ANSVA Confesercenti, l'associazione per lo spettacolo viaggiante e proprietario del notissimo Happy Park Parcolido, di Ostia.

 

"Siamo rimasti ai margini, dimenticati dalle Istituzioni - commenta Puglie', dal suo parco vuoto - tutto questo è frustrante. La nostra attività si accoda alla schiera dei settori dimenticati: siamo preoccupati per il nostro futuro. Il nostro - spiega il Presidente ANSVA - è un settore che non può reinventarsi come hanno invece hanno fatto tante aziende, a seguito dell'emergenza Covid-19.

Noi - conclude Puglie’ - produciamo divertimento e sorrisi: purtroppo, tutto questo, non può essere consegnato a domicilio".

Vota questo articolo
(1 Vota)
Pubblicato in Cronaca