Chiodi: “Servono scelte coraggiose che risolvano il problema alla radice”
“Il tema dell’erosione va affrontato con grande determinazione – lo afferma Massimiliano Chiodi (Leu), presidente della Commissione Ambiente di Fiumicino – anche rimettendo in discussione progetti faraonici che altri hanno fatto nel corso del tempo e che, oltre alla loro ‘inconsistenza’, hanno mostrato tutta la loro pericolosità”.
“Prendiamo come spunto – ricorda Chiodi – l’intervista rilasciata dal geologo Mario Tozzi su un quotidiano per riaffermare, come anche fatto in aula consiliare, il concetto che a Fiumicino la costruzione di nuove opere portuali deve essere compatibile sotto il profilo ambientale senza rappresentare un possibile ulteriore deterioramento del nostro litorale. Come afferma Tozzi, il peggioramento dell’erosione è stato determinato dal nuovo braccio del porto turistico, da anni abbandonato a se stesso e di cui crediamo debba essere ritirata la concessione“.
“Se poi pensiamo – aggiunge il presidente della Commissione Ambiente di Fiumicino – al progetto del porto commerciale, fatta salva la darsena pescherecci, dobbiamo stare molto attenti: il rischio è quello di vedere arretrare ancor di più la nostra linea di costa e finire con l’essere solo lo scalo portuale a servizio di Roma, una prospettiva non molto allettante per la nostra città”.
“Il grido degli operatori balneari va ascoltato – sostiene Chiodi – servono scelte coraggiose che risolvano il problema alla radice. Nel mese scorso, in una serata dedicata ai temi ambientali organizzata da Liberi e Uguali, abbiamo avuto un importante contributo dal geologo marino dottor Diego Paltrinieri, il quale ci ha illustrato uno studio molto interessante e innovativo proprio sulle prospettive di ricostituzione dei profili di costa dove l’elemento di sbarramento viene totalmente rivisto a vantaggio di una nuova sedimentazione delle sabbie e una fruizione della ricostituenda spiaggia. Su questo specifico argomento stiamo organizzando un nuovo incontro pubblico per poterne parlare con gli operatori di settore e i cittadini” ha concluso Chiodi (Leu), presidente della Commissione Ambiente di Fiumicino