Emergenza Marenostrum: a Focene l’appello dei cittadini esasperati dai danni dell’erosione

Venerdì, 27 Dicembre 2019 17:03

Autore: Fiumicino-Online

I cittadini di Focene dicono basta all'immobilismo, ai rinvii, ai giochi di parte ed ai rimbalzi di responsabilità”

di Dario Nottola

"SALVIAMO FOCENE! FOCENE È STANCA, I RESIDENTI ESASPERATI": dopo quelli dei balneari di Fiumicino e Fregene, è l'appello che arriva dai comitati cittadini di Focene al Comune ed al Sindaco di Fiumicino ed alla Regione Lazio per la salvaguardia del litorale dall'erosione progressiva.

Per l' "emergenza Marenostrum" chiedono frangiflutti o scogliere per proteggere la battigia; ed ancora risposte urgenti ed immediate per soluzioni non più rinviabili, oltre ad "un confronto tra referenti regionali ed Amministrazione in assemblea pubblica per far luce sulle responsabilità". Le ultime mareggiate, nei giorni scorsi, che hanno visto anche l'acqua spingersi dentro le strade interne più vicine alla costa, hanno acuito la problematica.

"Servono risposte urgenti e immediate per soluzioni non più rinviabili - scrivono nell'appello - I cittadini di Focene dicono basta all'immobilismo, ai rinvii, ai giochi di parte ed ai rimbalzi di responsabilità. E lo gridano forte di fronte ad una situazione di allarme ambientale che ha superato da tempo il livello di guardia, minacciando di compromettere la vivibilità e la sicurezza cittadina. Sono anni che gli appelli cadono nel vuoto. Il risultato è che il mare continua ad avanzare, divorando giorno dopo giorno lembi di spiagge, penetrando nelle case, allagando strade e piazze cittadine".

Agli altri cittadini di Fiumicino, ai comitati civici, alle associazioni balneari e di categoria, i residenti chiedono di unirsi "in un fronte comune per porre il problema "erosione" tra le urgenze amministrative e politiche del 2020. In assenza di "una rapida soluzione", si vedranno costretti ad alzare ulteriormente" il livello della mobilitazione".

Nel frattempo, sulla costa di Fiumicino torna alla ribalta di nuovo il problema dei rifiuti e dei tronchi trascinati sulle scogliere e sull'arenile dalle mareggiate. E dal 21 dicembre scorso la carcassa di una Tartaruga marina, spiaggiata sul Lungomare della Salute, non è stata ancora rimossa, tra le proteste social di molti cittadini

 

Vota questo articolo
(1 Vota)
Pubblicato in Cronaca