Comitato Valle Galeria Libera: centinaia di cittadini in protesta sotto la Regione

Mercoledì, 05 Febbraio 2020 19:06

Autore: Erica Fasano

In centinaia riuniti sotto il Consiglio Regionale del Lazio in in via della Pisana. Raggi e Zingaretti non rispondono all’invito

Uniti si lotta, la valle non si tocca. Così il leitmotiv di una battaglia storica tra i cittadini contro una possibile “Malagrotta 2”, ossia la scelta del Comune di Roma di posizionare una nuova discarica nella zona di Monte Carnevale.

“Siamo morti viventi”, “Se con Malagrotta si è ammalata più di mezza Valle Galeria, con Malagrotta 2 ci sterminate tutti”: questi gli slogan e i cartelli che anche questa volta hanno accompagnato il grido di centinaia di persone radunate sotto la sede del Consiglio Regionale del Lazio in via della Pisana. I cittadini si erano riuniti in Campidoglio lo scorso 21 gennaio (leggi qui).

“Noi stiamo battendoci perché qui in Valle Galeria non venga più nulla”, queste le parole di Maria Teresa Cipollone, membro del comitato Valle Galeria Libera. “Qui c’è piuttosto un ambiente da tutelare e risanare. Qui non ci arriverà nemmeno una goccia. E sentirci dire che dobbiamo prenderci l’inceneritore: no signori!” conclude Maria Teresa davanti ad una folla di partecipanti che hanno accolto le sue parole con un lungo e sentito applauso.

Al corteo organizzato dal comitato, erano stati invitati la sindaca di Roma Virginia Raggi e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ma entrambi sembrano non aver mai risposto all’invito protocollato diversi giorni prima. I membri del comitato hanno chiesto un incontro con il presidente del consiglio del Lazio Mauro Buschini.

Presente alla manifestazione il consigliere del M5S presidente della X Commisione regionale Urbanistica, Politiche abitative e Rifiuti Marco Cacciatore. “Credo sarebbe il caso di smetterla con la disonestà intellettuale, che sia il caso di cominciare a dare proposte di maggior tutela e credibilità – ha dichiarato Cacciatore - quindi oltre a 'no discarica', dire anche cosa si intenda fare. Secondo me andrebbero cercati altri siti: Roma al suo interno ne deve scegliere più di uno".

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