Dal 2 aprile, anche l'ospedale Grassi di Ostia è diventato un punto di riferimento per i malati Covid-19. Infatti, l'area spoke, che farà riferimento allo Spallanzani, è stata creata all'interno del piano terra del nosocomio.
Pensando alla qualità di permanenza, all'aspetto psicologico ed emotivo durante il ricovero e l'isolamento di ogni paziente che combatte contro il Coronavirus, il sindacato Cobas Asl Rm3 ha chiesto, in una lettera inviata al commissario straordinario Giuseppe Quintavalle, l'attivazione di una rete Wifi efficiente all'interno dell'area.
Durante il ricovero, infatti, il malato non ha possibilità di alcun conforto parentale, la possibilità di rimanere in contatto attraverso i dispositivi rappresenta l'unica modalità di interazione sociale, alleviando per quanto possibile, la sensazione di solitudine ed isolamento necessari durante la degenza.
"Le persone che si trovano ricoverate presso le strutture ospedaliere - si legge nella lettera - sono spesso in una condizione di totale isolamento che chiaramente acuisce, in un particolare e delicato momento della loro vita, non solo il dolore e la sofferenza per la malattia, ma anche per il distacco e l’allontanamento dai propri cari e dai propri affetti.
A tal fine - conclude Cobas - la possibilità di installare, all’interno Grassi, un apposito impianto WiFi, permetterebbe e aiuterebbe quei pazienti, chiusi in uno stato di assoluto isolamento, a mantenere i contatti con i propri cari e a farli sentire, così, meno soli".