Presentazione libro “Trattate male, sogni e paure delle più belle del reame”

Domenica, 14 Dicembre 2014 21:29

Autore: Erica Fasano

Il racconto agghiacciante di donne sfruttate costrette alla prostituzione

La voglia di far conoscere una storia crudele ma reale e la volontà di arrivare ad un pubblico ampio. Il fumetto per rendere più chiara e interessante un’indagine avviata nel 2007 dal ROS de L’Aquila.
“Trattate male”, questo il titolo del libro, parla della deportazione di donne dalla Nigeria verso l’Italia con lo scopo di farle prostituire per far guadagnare i propri padroni. Un’organizzazione ben avviata che grazie al processo è stata smascherata ed ha svelato i suoi raccapriccianti particolari.
 
La giornalista e portavoce della Croce Rossa Italiana, Laura Bastianetto, ha voluto raccontare la storia fin dai villaggi della Nigeria, utilizzando come veicolo d’informazione le illustrazioni del vignettista Valerio Chiola. "Queste ragazze vengono avvicinate in Africa da donne ben vestite che le fanno dei prestiti da restituire successivamente lavorando. Questo è il loro sogno, gli dicono che andranno all'estero – ha raccontato la giornalista Laura Bastianetto alla presentazione del libro a Villa Guglielmi – come prima cosa, in Nigeria, loro fanno il rito voodoo: le ragazze vengono spogliate e costrette ad un giuramento. Sono dei riti barbari ma per fortuna qualcuna di loro ha avuto il coraggio di denunciare. Dopo la parte spirituale vanno a 'testare' sessualmente com'è la ragazza. Le ragazze subiscono una violenza fisica brutale, a volte come primo rapporto della loro vita. Successivamente attraversano il deserto africano con jeep piene di migranti, quelli che poi arrivano alle coste italiane. Arrivate in Libia ci sono delle case di transito prima di imbarcarsi nei famosi barconi”.
 
“Sogni e paure delle più belle del reame” questa la frase che affianca il titolo del libro ‘Trattate male’. Un reportage che tocca il nostro paese sia dal punto di vista fisico, con l’arrivo delle migranti nelle coste del sud Italia, che dal punto di vista psicologico secondo quanto racconta l’autrice: "Le più belle tra le deportate – ha spiegato l’autrice – sono destinate al mercato italiano. In un’intercettazione risulta che due capi dell’organizzazione che le sfruttavano si scambiavano pareri su dove mandare ragazze. 'E’ brutta, meglio in Austria. Questa invece è bella, la portiamo in Italia'. Loro tracciano tutto il percorso delle donne, ad ognuna viene consegnato un cellulare. Tra le carte c’è anche una testimonianza di una ragazza che ha detto: 'Non puoi tornare indietro, sei sola'. Non avevano via di scampo: quelle che venivano seguite erano poi costrette a prostituirsi nella zona tra le Marche e l'Abbruzzo. Se si rifiutavano subivano delle torture fisiche da chi le governava. Ci sono stati anche dei casi dove alcune donne sono rimaste incinte e gli è stato detto che non potevano avere una gravidanza perché dovevano lavorare”.
 
Un racconto agghiacciante, la verità emersa a galla grazie al coraggio della denuncia. L’inchiesta, il rinvio a giudizio e una conclusione abbastanza veloce. L’autrice ha messo a posto le 400 pagine di processo che hanno portato a una sentenza positiva per le ragazze. La condanna ha rappresentato un caso unico: per la prima volta con la confisca dei beni sequestrati agli aguzzini, sono state risarcite 17 donne nigeriane con un provvisionale rimborso immediato di 50mila euro.

“Una cifra che non ripaga i torti subiti – conclude Laura Bastianetto – ma è una chance da prendere al volo per ricominciare. Però questo è il lieto fine, sul libro ho scelto un altro tipo di finale”.
 
Un progetto editoriale finanziato dalla casa editrice Round Robin, solita a promuovere fatti di rilevanza sociale, che rappresenta un modo diverso dal solito per raccontare la verità. I disegni del fumettista Valerio Chiola, nel libro raffigurati interamente in bianco e nero, aiutano i lettori a capire l’inchiesta tramite le immagini fantasiose delle donne africane. "L’obiettivo è far nascere empatia tra i lettori e la storia. Si è cercato di utilizzare il fumetto come cosa socialmente utile. Il progetto – spiega Valerio Chiola alla presentazione del libro – mi è piaciuto fin dall'inizio. Ci siamo subito parlati con Laura per definire le scelte da prendere. Abbiamo evitato di raffigurare le scene più dure. La scelta è stata di creare un fumetto rispettoso nei confronti delle ragazze. La storia è disegnata in bianco e nero e a livello di drammaticità questo rende di più. Stiamo raccontando la violenza che hanno subito delle persone reali, ho cercato di mettere la mia sensibilità per raccontare al meglio la verità. Avere a che fare con questo tipo di scene mi ha coinvolto emozionalmente".
 
“Trattate male, sogni e paure delle più belle del reame”. Casa editrice Round Robin
 
Simone Mangoni
 
 
 
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Pubblicato in Attualità