Il parco archeologico di Ostia Antica rafforza così pienamente la sua offerta culturale a Fiumicino e sul litorale romano
di Dario Nottola
Una notizia "storica" che ieri, forse, non è stata colta subito per la sua rilevante importanza per il territorio, velata dall'inaugurazione del rinnovato Museo della Navi, che dal 12 ottobre riapre al pubblico: anche i Porti imperiali di Claudio e Traiano e la Necropoli di Isola Sacra, apriranno, per la prima volta, alle visite sei giorni su sette e non più solo saltuariamente.
Il parco archeologico di Ostia Antica rafforza così pienamente la sua offerta culturale a Fiumicino e sul litorale romano.
"Riaprire, ripartire, riprendere: sono queste le parole all’ordine del giorno, a maggior ragione in questa fase di faticosa ma progressiva uscita dall’incubo della pandemia, anche in ordine alle straordinarie opportunità offerteci dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui il Paese non può permettersi di rinunciare - ha affermato il Direttore della Soprintendenza archeologica di Ostia Antica Alessandro D'Alessio - Il Parco la sua parte vuol cominciare a farla, con la riapertura del Museo delle Navi e con le altre attività in essere. Un’apertura del Museo che, con le ultime forze di cui disponiamo in termini di personale di assistenza e vigilanza, e con il supporto dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, riusciremo a garantire continuativamente, a partire dalla settimana prossima, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 16; una programmazione che ci consentirà, peraltro, di assicurare d’ora in avanti alla pubblica fruizione, negli stessi giorni e più o meno con gli stessi orari, anche le aree di Porto e della Necropoli di Isola Sacra, finora aperte solo saltuariamente".
Ma non solo: presso gli Scavi di Ostia antica "La settimana prossima - spiega D'Alessio - apriremo un nuovo ingresso dal lato del Tevere, arteria di collegamento con il centro di Roma su cui vogliamo fortemente puntare. L’intero sistema portuale marittimo e fluviale di Roma antica insomma, in ossequio a quella identità e vocazione al dialogo con il mondo e alla multiculturalità, e che si incardina oggi nell’Aeroporto, e nella marineria e portualità di Fiumicino".