"Nome in codice Siegfried"

Lunedì, 18 Luglio 2016 16:49

Autore: Erica Fasano

Martedì 19 luglio la presentazione in esclusiva del libro alla Biblioteca Gino Pallotta di Fregene

di Gianluca Zanella

È prevista per domani, martedì 19 luglio, l’attesa presentazione del libro "Nome in codice Siegfried", presso la casa della Cultura di Fregene (viale della Pineta, 140). Saranno presenti gli autori Adriano Monti e Alessandro Zardetto.
 
Un’occasione unica per conoscere di persona l’ex agente segreto più longevo d’Italia, un uomo che per più di cinquant’anni ha condotto una doppia vita all’insaputa di tutti, persino dei suoi più stretti familiari.
 
Adriano Monti nasce nel 1930, suo padre era un alto funzionario del ministero delle Corporazioni durante la Repubblica sociale italiana. Arruolatosi volontario nelle SS internazionali a soli quindici anni, Adriano vive le ultime, drammatiche fasi della Seconda guerra mondiale. Catturato dai partigiani e consegnato agli Alleati, in campo di prigionia conosce un vecchio generale tedesco, che nel dopoguerra gli permetterà di partecipare attivamente all’operazione Odessa (la fuga dei nazisti dall’Europa verso l’Argentina). A seguito di questa esperienza, trasferitosi a Roma per frequentare la facoltà di medicina, verrà arruolato, con il nome di Siegfried, nelle maglie di una delle organizzazioni segrete più misteriose della nostra storia recente: la Rete Gehlen, un servizio d’intelligence composto da ex nazisti con il ruolo principale di contrastare l’attività del Kgb in Europa e nel Medioriente.
 
Grazie alla sua professione di medico chirurgo, Adriano Monti avrà una copertura perfetta per i suoi spostamenti. Con "Nome in codice Siegfried" il lettore seguirà il protagonista nei teatri più caldi del secondo dopoguerra: dalla Palestina al Mozambico; dall’Egitto alla Croazia, sempre in veste di medico, ma con il compito segreto di raccogliere informazioni, osservare e stringere contatti.
 
Adriano Monti ha oggi 86 anni, vive a Rieti con la moglie e la sua principale attività è fare il nonno. La sua attività è terminata a metà degli anni Novanta e solo nel 2005 è stato costretto, suo malgrado, a dover fare i conti con il proprio passato: a seguito della pubblicazione da parte della Cia di alcuni documenti riservati, il quotidiano "La Repubblica" pubblica un reportage dove compare il suo nome, associato a quello dell’ancora sconosciuta Rete Gehlen.
 
Solo nel 2014, dopo l’incontro con il giornalista e scrittore Alessandro Zardetto, è nata l’idea di questo libro, che verrà presentato in esclusiva alla Biblioteca Gino Pallotta alle 18.30 di martedì 19 luglio, con il patrocinio del Comune di Fiumicino e il diretto interessamento della redazione di Fiumicino online. Accorrete numerosi!!!
 
 
 
 
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Pubblicato in Attualità